Roma, armistizio per il Giubileo di Liliana Madeo
Roma, armistizio per il Giubileo Veltroni paciere tra Rutelli e La Regina Roma, armistizio per il Giubileo 1ROMA L ministro Veltroni ha preso il posto del paciere e, fra il sindaco Rutelli e il soprintendente La Regina, ha messo fine alla «guerra» che aveva contrapposto l'amministrazione comunale e quella statale in tema di salvaguardia del patrimonio artistico e di tutela delle esigenze di una città moderna. Un conflitto scoppiato quest'estate, dopo l'ennesimo «non placet» pronunciato dal Soprintendente a progetti comunali varati per ridisegnare la capitale del Duemila. Scontro fra diverse esigenze, fra un rigoroso e storico difensore di ciò che fa di Roma «la più grande città archeologica del mondo», come appunto dice Adriano La Regina, e un sindaco che viene dalle file dei Verdi, adesso preposto alla gestione dei miliardi del Giubileo; fra le pressioni del Vaticano, le aspettative dei costruttori romani, i diritti dei cittadini. E' stato lui, Francesco Rutelli, a sottoporre a Veltroni i 16 punti non risolti dei lavori in programma o già in cantiere. E ieri il ministro per i Beni Culturali ha presentato il risultato degli incontri serrati dei giorni scorsi. «Su 15 punti è stata trovata un'intesa. Si sono sciolte incomprensioni, si sono apportate correzioni significative. E' stato raggiunto un accordo operativo - ha detto Veltroni -. Una guerra fra questa amministrazione comunale e questa Soprintendenza d'altronde non aveva ragione d'essere, perché entrambe si muovono sulla stessa linea di sviluppo compatibile della città. E improprio è persino parlare di guerra: su 16 questioni non risolte, ce ne sono state 16 mila sulle quali in questi anni abbiamo trovato un'intesa». Solo sulla destinazione dell'ex Antiquarium comunale e sulla sistemazione delle pendici del Cebo le posizioni sono lontane: è stato cosi deciso di costituire un coordinamento tecnico Stato-Comune, che comunque deve rendere fruibile l'area nel 2000. Per gli altri temi scottanti - dalla sistemazione del Colosseo e dell'Arco di Settimio, alla costruzione di un nuovo cimitero e agli snodi ferroviari di Roma "Termini, per l'alta velocità Milano-Napoli e della RomaCiampino - si esce dall'impasse, si impegnano le autorità preposte a ultimare previsioni, sondaggi, analisi prenminari entro termini stabiliti. Si esce dal vago. Si entra in un modo nuovo di gestire le leggi a disposizione e di programmare gli interventi. «Abbiamo convenuto che la tutela da parte dello Stato deve essere esercitata in fase preventiva, quando si decide la pianificazione del territorio. Per questo va integrata e sviluppata la Carta dell'Agro. E va promossa l'autonomia gestionale delle soprintendenze, fra le prime quella di Roma», ha detto Veltroni, guardando al futuro, guardando a un problema - la politica urbanistica in Italia, fra conservazione e vivibilità - che riguarda l'intero Paese. «Servono regole nuove per quanto riguarda progettazione e sondaggi, così che non arrivino ad alterare decisioni già prese. Ci vuole anche un nuovo codice di comportamento per quanto riguarda le manifestazioni temporanee e il rischio di utilizzo improprio delle aree», aggiunge Rutelli, che racconta come la mancanza del sondaggio preventivo provoca sorprese per cui «a volte non si è trovato niente là dove si supponeva la presenza di reperti importantissimi, e viceversa». La Regina ha dato la disponibilità a fornire nei tempi piti brevi gli approfondimenti necessari per risolvere le questioni aperte, come il famoso sottopasso pedonale ai bordi di Castel S. Angelo, quello per cui è scoppiata la «guerra» quando gli è arrivato un progetto che prevedeva una galleria più profonda del previsto, tale da coinvolgere i resti di un importante manufatto romano e non solo. Eugenio La Rocca, Soprintendente del Comune, osserva: «Negli ultimi anni la legislazione ha fatto passi avanti. Prima non c'erano tempi sicuri, i lavori potevano rallentare per mille ragioni, la collaborazione e la conoscenza preventiva non c'erano. Adesso possiamo incombi ciare a ragionare in un altro modo». Liliana Madeo
Persone citate: Eugenio La Rocca, Francesco Rutelli, Rutelli, Veltroni
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