Corre il fatturato Daimler-Benz di Michele Fenu

Corre il fatturato Daimler-Benz BILANCI Jurgen Schrempp Il giro d'affari del gruppo tedesco è aumentato del 21 per cento Corre il fatturato Daimler-Benz Schrempp: va bene la fusione con Chrysler STOCCARDA DALL'INVIATO Gli affari vanno a gonfie vele e la fusione con la Chrysler sta procedendo speditamente. Per Jurgen Schrempp, presidente di Daimler-Benz, la presentazione in pompa magna a Stoccarda della nuova superammiraglia Mercedes Classe S (5 anni di gestazione, 1600 miliardi di lire in investimenti, 80 mila unità nel '99) è anche l'occasione per radiografare la salute del gruppo e confermare la validità del matrimonio con gli americani alla vigilia della ratifica dello stesso da parte dell'assemblea degli azionisti. Attento all'evoluzione delle crisi russa e asiatica, ma non preoccupato, Schrempp snocciola con orgoglio i risultati di Daimler-Benz e della «colonna portante», la Mercedes. «Il fatturato del gruppo - dice - ha raggiunto in luglio i 79,5 miliardi di marchi con un aumento del 21 % e, a fine anno, dovremmo raggiungere i 140 miliardi. Soltanto in Gennania creeremo tremila nuovi posti di lavoro, 17 mila dal '96. La Mercedes nei primi sette mesi '98 ha venduto 503 mila auto contro le 392 mila del '97 con un incremento del 28%. In valore siamo passati da 29 miliardi a 36 miliardi: più 23%. Arriveremo alle 850 mila consegne previste per quest'anno. Sono cifre record, che premiano la nostra strategia di rinnovo dei modelli, saliti in appena tre anni da tre a dieci». In Germania e in Usa si sono registrati i successi maggiori (+25 e 67%). «La fusione con la Chrysler - aggiunge Schrempp - ci rafforzerà. Il gruppo Daimler-Chrysler sarà il terzo al mondo e il primo per redditività. Potremo conquistare nuovi mercati e nuovi clienti. Chrysler sta andando bene: da gennaio a luglio il fatturato ha raggiunto i 60 miliardi di marchi con un utile lordo di 5,8. Ma noi non vogliamo soltanto razionalizzare le due società e ridurre i costi: questa è l'occasione per crescere» Tedeschi e americani insieme produrrano 4 milioni di veicoli per una cifra di affari di oltre 220 miliardi di inarchi. Però, Schrempp ha tenuto a sottolinecre come la Mercedes abbia la ferma intenzione di mantenere la sua identità e di non rinunciare alla qualità sull'altare dei volumi produttivi. E cita ad esempio la nuova Classe S, che nelle forme di una berlina elegante come un coupé condensa oltre 30 innovazioni tecnologiche e 340 brevetti. La superammiraglia arriverà in Europa a metà ottobre e costerà in Italia circa 120 milioni di lire nella versione più «modesta». Sul fatto che l'assemblea degli azionisti ratificherà il Ì8 settembre l'accordo fra Stoccarda e Detroit, i manager tedeschi non han¬ no dubbi. Jurgen Hubbert, responsabile della Mercedes, afferma: «Lo scambio delle azioni avverrà nel giro di 30-40 giorni, poi la nuova società sarà operativa anche sotto l'aspetto finanziario». In questo scenario si inseriscono positivamente anche i risultati della Mercedes Italia. Quest'anno, incentivi o no, la Casa tedesca venderà nel nòstro Paese oltre 56 mila auto grazie al contributo della Classe A(ll mila unità) contro le 42.500 del '97 con un aumento che supera il 20% e il fatturato raggiungerà i 4 mila miliardi (mille dai veicoli industriali). «L'Italia rappresenta il terzo mercato in assoluto per Stoccarda dopo Germania e Usa e il primo nell'export europeo», dice Jochen Prange, presidente della filiale italiana, che prevede di vendere tra i 1000 e i 1500 esemplari all'anno della nuova Classe S. La stella, insomma, non finisce di brillare. Michele Fenu

Persone citate: Jochen Prange, Jurgen Hubbert, Jurgen Schrempp, Mercedes Classe, Schrempp