Bnl a grandi passi verso i privati di Valeria Sacchi

Bnl a grandi passi verso i privati Ciampi: le trattative continuano. Bilbao sicuro, nell'aria il ripescaggio dell'Ina Bnl a grandi passi verso i privati Fatto il prospetto per l'opv, si discute sul nucleo MILANO. Giorni decisivi per il nucleo stabile di Bnl. Il comitato Draghi è convocato per fine settimana, probabilmente venerdì, per incontrare i rappresentanti del Banco di Bilbao. Obiettivo: definire la composizione del nocciolo duro dell'istituto romano e quantificare l'impegno dello stesso Bilbao, che non sarà comunque inferiore al 10%. Prima di allora è dunque necessario raccogliere e coordinare le altre offerte. Tra queste ci sarà anche quella dell'Ina, seppure ridotta aduna partecipazione che non dovrebbe essere superiore al 5%. Secondo voci ricorrenti, al nucleo di riferimento aspirerebbero altre due banche: un istituto privato (o forse la Popolare di Milano) e la Popolare Vicentina il cui presidente, Gianni Zonin, aveva prima dell'estate dichiarato che «presto» l'istituto avrebbe annunciato un'importante ((partnership assicurativa». Sia come sia, per via dei tempi ormai strettissimi, i pour parler tra i vari protagonisti sono frenetici, e quasi certamente mercoledì i vertici del Bilbao e i vertici dell'Ina si incontreranno per mettere a punto la nuova proposta. Molte cose sono ancora da definire, non solo per l'Ina ma anche per gli altri aspiranti al nocciolo. In primo luogo la consistenza delle singole partecipazioni, da cui deriveranno i rapporti tra futuri componenti del nucleo e la suddivisione dei ruoli. Come si ricorderà il Bilbao, rimasto solo in corsa per la nazionale del Lavoro dopo il «no» del Tesoro a Ina e Credit Suisse First Boston, ha sempre dichiarato di non voler correre da solo, ma di volere al suo fianco partner italiani. Se l'Ina rientrerà in gioco, è probabile che dall'Ina il Bilbao si aspetti un ruolo attivo nella gestione della futura banca privatizzata. D'altra parte sembra difficile pensare che le due popolari, sia la lombarda che la triveneta, mettano quattrini in Bnl senza contare. E dunque la definizione degli equilibri di forze all'interno del nocciolo, che sono poi equilibri di potere, resta senza dubbio un punto critico. Equilibri che verranno protetti attraverso le garanzie che i vari protagonisti esigeranno a difesa del proprio investimento. Nonostante la difficoltà, una decisione da parte del Tesoro dovrebbe arrivare presto. Lo stesso ministro del Tesoro, Carlo Azeglio Ciampi, aveva due giorni or sono, a Cernobbio, dichiarato che la crisi dei mercati finanziari non ha cambiato il programma di privatizzazione di Bnl, aggiungendo «Noi lavoriamo per fare l'operazione Bnl. La costituzine di un nucleo stabile resta il nostro obiettivo» Ieri, intanto, il comitato esecutivo di Bnl si è riunito per esaminare la bozza del «prospetto informativo» per la offerta pubbli- ca di vendita prevista per la metà di ottobre. Prospetto che verrà poi consegnato alla Consob (per essere approvato) il 15 settembre prossimo. Uscendo da Bnl, il direttore generale del Tesoro Mario Draghi ha però detto che la bozza verrà discussa ancora prima della stesura definitiva. Sempre ieri, sulla notizia del prima approvazione del prospetto, la Borsa ha mandato al rialzo il titolo dell'istituto capitolino, che ha chiuso con un progresso dell' 1,69%. Un buon segnale per il Tesoro che rischiava, dopo la recente tempesta caduta sui listini del mondo con le crisi di Asia e Russia, di incontrare forse qualche difficoltà nel prossimo collocamento. Valeria Sacchi Davide Croff amministratore delegato di Bnl

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Ciampi, Davide Croff, Gianni Zonin, Mario Draghi