CHI SPALANCA LE PORTE AI MOSTRI? di Guido Ceronetti

CHI SPALANCA LE PORTE AI MOSTRI? CHI SPALANCA LE PORTE AI MOSTRI? che-viene dal video di Internet: il Nulla, ma sanguinario, un Weltgott che non si appaga del vuoto. La rete mondiale dei pedofili è una delle sue creazioni mortali. A qualsiasi cosa si riferisca, il termine mondializzazione è una matrioska di orrori. Le prime cose che si sono mondializzate sono state l'economia distruttiva (di uomo e ambiente, perfino di monete) e il crimine (mafioso, medico, terroristico, sessuale). Forse non sono più poteri, ma uno solo, con più manifestazioni. Il Dio Nichts... Non c'è soltanto la rete di quegli infami Lèmuri. Non mi stancherò di ripeterlo: l'infanzia è martire, salvo poche eccezioni, dappertutto, la sua persecuzione mondiale (originata da uno sradicamento impressionante del bambino dall'amore, dall'amore infinito) tocca quasi tutti gli ambienti, nel mondo abitato. E non riceve più protezione vera in una villa miliardaria che in una favela. E' martirizzata sia dalla frenetica tutela pediatrica che dal¬ l'abbandono alle malattie e alla denutrizione. Quando non è prostituita a delle belve sfruttatrici lo è a degli idoli senza vita che anima il soffio del Dio Nulla. Ho visto nel mio lungo arco le metamorfosi della bambola giocattolo: oggi sono degli idoletti schifosi, doni senza sorriso, eppure dotati di forte attrattiva... La bruttezza del giocattolo comune è rivelatrice. Il brutto giocattolo (tutto il giocattolo tecnologico lo è) inocula bruttezza d'anima. E questo non avviene per stupidità e profitto soltanto. Mi stropiccio gli occhi leggendo sui giornali i Buoni Consigli degli esperti: non lasciarli soh' davanti al calcolatore, tenerli all'oscuro di certe chiavi, che non caschino nella trappola. Sono i consigli della Mamma a Cappuccetto Rosso: se incontri il lupo non ti fermare. E' inevitabile che Cappuccetto Rosso si fermi, perché il lupo, se lasciato parlare, è persuasivo. Ma il lupo, qui, non è al di là del video, un pericolo nascosto: è il video stesso, e non proteggi il bambino con le raccomandazioni quando lo metti davanti alla bocca spalancata. Giù giù nel fondo del mezzo tecnico sempre meglio funzionante (e ritenuto, costantemente, controllabile via via che il suo prodigioso funzionamento ne riduce, fino ad annullarla, la controllabilità) trovi, invece di tesori nascosti o di un accrescimento della ragione, qualcosa di tanto noto e sperimentato quanto, in eterno, enigmatico: l'inclinazione dell'uomo ad essere bète humaine, il groviglio degli istinti sadici e criminali, la porta d'ingresso di Mr. Hyde, l'ombra (nel caso della pedofilia) dei castelli bretoni di Gilles de Rays, il frigorifero di Jeffrey Dehmer, e di peggio, di peggio ancora, perché il pozzo è inesplorabile quanto il mezzo, alla superficie, continua ad essere tutto quel che può essere, senza fermarsi più. Se il fondo è questo, qualsiasi uso del mezzo, qualsiasi cosa ne emani, ha per guida remota, inesorabile, l'agitarsi per un proprio fine di un istinto criminale che la civiltà e il pensiero non hanno minimamente scalfito: l'hanno piuttosto reso più forte. La terra che abitavamo ce l'hanno tolta. Le patrie è diventato impossibile, salvo come puro sbandieramento culturale, recuperarle. La guerra continua a esistere, Ares immortale, avendo però come contrario qualcosa che non è più pace. (Vedi quel che viene definito «processo di pace» israelo-palestinese: in realtà è una guerra senza solu¬ zioni). La riserva d'innocenza dell'umanità, l'infanzia, si trova esposta ad un illimitato imbrattamento, a minacce che bisogna osare di pensare incombenti, attuali e reali, e il perché di tutto questo chi può spiegarcelo? Noi non possiamo afferrarlo che come enigma... Ci sono delle significative corrispondenze: come si vanno riducendo le riserve d'acqua pulita e di aria respirabile, come si riducono gli spazi abitabili, i ghiacciai, le foreste, le specie animali, così si va perdendo, così appare oggi investita dal raggio disintegratore anche questa illusione di umanità intatta, questo patrimonio di bellezza inviolabile che ci figuriamo essere stati, coi grembiulini e gli occhi che interrogano, e che viene tuffato in città invivibili, messo in scuole dove di spiritualità, di luce, neppure un segno fugace, una ditata, scopriamo iscritti. Ecco delle agghiaccianti simmetrie su cui meditare: meno acqua e alberi, meno innocenza, meno occhi inviolati di bambini; più smog all'esterno, più smog nei cuori; più intelligenza cibernetica, più ferocia primitiva e delirio armato. Chi ha aperto le porte ai mostri? Guido Ceronetti

Persone citate: Gilles De Rays, Hyde, Jeffrey Dehmer