«Non si cercano accordi con i banditi»

«Non si cercano accordi con i banditi» LA MADRE DI DO NATO NI «Non si cercano accordi con i banditi» ROVIGO. «Lo Stato non deve trattare con i banditi nei sequestri di persona, non deve scendere al loro livello». E' la convinzione della madre di Samuele Donatoni, 32 anni, di Rovigo, l'ispettore dei Nocs ucciso il 17 ottobre durante una sparatoria tra i sequestratori di Giuseppe Soffiantini e agenti della polizia sostituitisi all'intermediario della famiglia al momento dell'incontro per pagare il riscatto. «Mio figlio - ha detto la donna credeva nello Stato e anch'io credo nelle istituzioni: non credo quindi che esistano due volti dello Stato ma, se fosse vero che ha trattato nel sequestro Sgarella al di fuori di quanto consentito dalla legge, sarebbe grave e mi domanderei perché allora non tratti in tutti i rapimenti, altrimenti vi sarebbero sequestri di serie A e di serie B. Posso solo aggiungere che lo Stato ci ha tolto un figlio lasciandoci in difficoltà», ha detto la madre dell'ispettore, che tuttavia crede che l'operazione nella quale è morto il figlio fosse «organizzata bene». Una vicenda su cui tenterà di far luce il processo del 17 settembre. [Ansa]

Persone citate: Giuseppe Soffiantini, Samuele Donatoni, Sgarella

Luoghi citati: Rovigo