Un salasso in agenda da tempo

Un salasso in agenda da tempo CONTRIBUENTI E FISCO Un salasso in agenda da tempo Cresce l'incertezza per i pagamenti del '99 OLTI contribuenti si stanno chiedendo che cosa ne sarà della loro tredicesima sulla quale incombe l'ombra sinistra della nuova addizionale regionale Irpef. Un po' di sereno arriva però dall'annuncio di questi giorni, circa la restituzione del 60 per cento dell'Eurotassa. Nella tabella pubblicata in questa pagina vi proponiamo il confronto tra quanto teoricamente dovuto a titolo di addizionale e la quota di Eurotassa che sarà rimborsata. L'ADDIZIONALE REGIONALE. Dal 1998 i contribuenti dovranno pagare oltre all'Irpef anche un'addizionale regionale Irpef la cui aliquota è stata stabilita in misura dello 0,5 per cento del reddito imponibile per gli anni 1998 e 1999; dal 2000 ciascuna regione fisserà la propria aliquota in misura variabile tra lo 0,5 e 1 per cento. I lavoratori dipendenti vedranno trattenuta tale addizionale in unica soluzione in occasione del con- guaglio di fine anno: ecco il motivo per cui si è sentito parlare insistentemente di tredicesime leggere. Sui redditi diversi da quelli di lavoro dipendente dovrà invece essere calcolata con Unico99 e versata in unica soluzione nel mese di maggio. L'imposta non è dovuta se per effetto delle detrazioni spettanti per carichi di famiglia, lavoro dipendente o d'impresa o per oneri (mutui, spese mediche ecc.) e alcuni crediti d'imposta non è dovuta l'Irpef. NON E' UN VERO AGGRAVIO. L'addizionale regionale non costituisce un vero aggravio fiscale in quanto le aliquote Irpef applicate nel corso dell'anno dai so¬ stituti d'imposta (e che si applicheranno con Unico99) sono inferiori dello 0,5 per cento rispetto alle aliquote che sarebbero state applicate senza l'istituzione dell'addizionale. Non a caso quindi, per la prima volta nella storia del fisco italiano le aliquote Irpef applicate non sono un numero intero: per i vari scaglioni sono infatti del 18,5 per cento, 26,5 per cento, 33,5 per cento, 39,5 per cento e 45,5 per cento. ADDIZIONALE, RIMBORSO EUROTASSA. Se diverrà legge la proposta di restituire entro fine anno il 60 per cento dell'Eurotassa pagata nel 1997, lavoratori dipendenti e pensionati troveranno nella busta paga di dicembre due voci nuove di segno opposto: da un lato il prelievo di tutta l'addizionale regionale dovuta per l'anno '98 e dall'altra l'insperato rimborso dell'Eurotassa. Gli effetti non saranno però per tutti uguali, infatti per i redditi sino a 30 milioni la differenza sarà seppur di poco a favore dello Stato mentre per i redditi superiori ai 50 milioni il rimborso dell'Eurotassa supererà abbondantemente quanto dovuto a titolo di addizionale Irpef. Per i redditi di lavoro dipendente inferiori ai 20 milioni, per i quali in pratica non è stata trattenuta l'Eurotassa l'importo dell'addizionale dovuta dipende essenzialmente dalle detrazioni d'imposta spettanti (coniuge e familiari a carico). I titolari di partita Iva potranno utilizzare quanto spettante a titolo di rimborso dell'Eurotassa per i vari versamenti dovuti a decorrere dal 15 gennaio '99. Per la parte di Eurotassa non rimborsata dal datore di lavoro o non utilizzata in compensazione con il modello Unificato F24, il relativo importo sarà utilizzato in sede di compilazione di Unico99, del 730 ed eventualmente chiesta a rimborso. PUF INCERTO IL FUTURO. Dal 1999, oltre all'addizionale regionale sarà dovuta un'ulteriore addizionale comunale, che i lavoratori dipendenti e pensionati si vedranno trattenuta con il conguaglio di dicembre '99 e gli autonomi pagheranno con Unico2000. L'aliquota sarà fissata per una parte dallo Stato, ad esem¬ pio lo 0,5 per cento (ma potrebbe essere anche 1' 1 per cento o il 2 per cento) con contestuale ed identica riduzione delle aliquote Irpef, che diventerebbero cos'i del 18 per cento, 26 per cento, 33 per cento ecc. ed una parte stabilita da ogni singolo comune. La quota stabilita dai comuni non potrà essere superiore allo 0,5 e non potrà aumentare di più dello 0,2 per cento ogni anno. La percentuale stabilita dai comuni costituirà però per il contribuente un vero e proprio aggravio in quanto non vi sarà per essa alcuna riduzione delle aliquote Irpef. Così ad esempio se un comune stabilisse di aumentare dell'0,2 per cento l'aliquota dell'addizionale, l'aliquota applicata sarà dello 0,7 per cento, ma solo per la parte stabilita dallo Stato (0,5%), vi sarà un'identica riduzione delle aliquote Irpef di base. Cesare Rietto Sino ai 30 milioni di reddito l'imposta locale sarà più elevata del rimborso del prelievo per l'Euro Il ministro delle Finanze, Vincenzo Visco

Persone citate: Cesare Rietto, Vincenzo Visco