I municipi

I municipi I municipi «Decideremo caso per caso» ROMA. 1 sindaci delle maggiori città italiane ricorreranno all'addizionale sull'Irpef solo se non ne potranno fare a meno e, cioè, solo se i minori fondi in arrivo dallo Stato metteranno a rischio la sopravvivenza finanziaria delle loro amministrazioni. E' questo il quadro che emerge da una rapida inchiesta sulle intenzioni di applicare l'addizionale Irpef dello 0,5 per cento condotta tra le maggiori città. Ecco che cosa rispondono le singole amministrazioni. TORINO. «Se i trasferimenti dallo Stato resteranno gli stessi dell'anno scorso, il Comune di Torino non applicherà l'addizionale Irpef», dice l'assessore al Bilancio Stefano Alberione. «Se verranno invece ridotti prenderemo in esame l'eventualità di applicarla. La decisione, comunque, è rinviata al decreto attuativo. Per il primo anno, in ogni caso, l'aliquota sarà dello 0,2% e solo al terzo anno, a regime, potrà elevarsi allo 0,5%». MILANO. «Alla fine dovremo applicarla», dice invece l'assessore al Bilancio del Comune di Milano Luigi Casero, di Forza Italia. «E' una decisione però ancora da prendere, quindi vedremo in che modi». L'addizionale non piace comunque nlamministrazione comunale perche «risulta un'ulteriore tassa per i cittadini». VENEZIA. Il Comune non ha ancora deciso se applicare l'addizionale Irpef. 1 funzionari, secondo alcune indiscrezioni, hanno già calcolato che il gettito ammonterebbe a circa quattro miliardi e quindi la giunta, data l'esiguità della somma, potrebbe decidere di non applicare l'addizionale, recuperando la cifra con interventi di tipo differente. TRIESTE. Per il sindaco Riccardo Illy la decisione dipenderà dalle necessità finanziarie del Comune e ricorda che a Trieste «ci sono margini per lavorare sull'Ici» (che è al minimo del 4 per per mille sulla prima abitazione) e che il Comune «ha fatto di tutto per mantenere bassi i tributi locali e dan; competitività al territorio». ROMA. «L'amministrazione tende a mantenere costante la pressione fiscale. Ci riserviamo di fare una valutazione sulla base del provvedimento», ha detto l'assessore al Bilancio del Comune di Roma, Linda Lanzillotta, che ha aggiunto: «Non accetteremo, però, che si taglino i trasferimenti, si riduca la pressione fiscale nazionale e si scarichi sugli enti locali l'onere di annientare la pressione fiscale. Questo non è federalismo fiscale».

Persone citate: Linda Lanzillotta, Luigi Casero, Riccardo Illy, Stefano Alberione

Luoghi citati: Comune Di Milano, Comune Di Roma, Comune Di Torino, Milano, Roma, Torino, Trieste, Venezia