Tre miliardi quest'anno per pulire i 47 mercati
Tre miliardi quest'anno per pulire i 47 mercati Via ai progetti di ristrutturazione Tre miliardi quest'anno per pulire i 47 mercati Costa troppo al Comune la raccolta rifiuti «Ma le strutture non riescono a fare da sé» Sci miliardi nel 1997, tre miliardi quest'anno: il servizio raccolta rifiuti per i 47 mercati cittadini all'aperto costa troppo. «Sì - afferma Fiorenzo Alfieri, assessore comunale al Commercio -, perché per legge non dovrebbe costare nulla». Nel senso che la pulizia dei «plateatici», finita la kermesse quotidiana delle bancarelle, per legge, spetterebbe agli ambulanti. La norma dovrebbe entrare in vigore dal primo gennaio 1999. Ma, ad oggi, lo strutture morrai lamie mino definite in termi- §§§§| Jg® ni tecnici) non sono pronte. «Non lo saranno nemmeno a fine dicembre», ammette Alfieri. Per questo c'è già chi afferma che la procedura per renderle autosufficienti (in materia di pulizia) slitterà, non solo sotto la Mole, bensì a livello nazionale. «Tutti i Comuni d'Italia - sostiene l'assessore - sono nelle nostre condizioni, anche se la tradizione degli ambulanti di strada da noi è più radicata che altrove». La legge prevede che i mercati rionali avvengano in sede protetta, mentre oggi, su 47, in più della metà si lavora sulla strada. Inoltre, obbliga ogni banco ad avere a portata di mano cassonetti per gli scarti da far confluire in aree attrezzate sulle quali interverrà l'Amiat per trasportare l'immondizia in discarica. Precisa l'assessore: «1 mercati organizzati e in grado di rispettare i termini posti dalla legge, oggi sono circa una decina, fra gli altri quello di corso Sebastopoli, ristrutturato due anni fa. Nei prossimi 24 mesi, pensiamo di poterne attrezzare un'altra decina. Ma ci sono realtà e tradizioni (come quella di via Di Nanni o di via Pavese) che non si possono sradicare, anche se l'attività si svolge in mezzo alla strada, anche se i con- L'assessore F renzo Alfieri tainers non ci stanno, anche se non potranno mai operare ni sede propria, perché, alla fine, devono lasciar posto alle auto». La sistemazione delle 47 strutture (meno di quaranta se si considerano quelle già a norma e i progetti quasi esecutivi per la Crocetta, corso Grosseto, via Nicola Porpora, eccetera) non è, dunque, immediata. «Tuttavia assicura Alfieri - stiamo procedendo per colmare le lacune del passato, quando t^HS^i queste strutture so ^fllllii no state un po' trascurate». Fra i progetti per recuperare, uno dei migliori è quello della Crocetta. Che, secondo l'assessore, «diventerà un mercato modello con nuovi bandii, tende tutte uguali e plateatico lastricato in porfido». «Ovviamente - aggiunge il responsabile dell'Ambiente e dello Sviluppo sostenibile. Gianni Vernetti - con cassonetti già adibiti alfa raccolta differenziata per gli scarti in legno (le cassette) e per quelli organici (gli alimentari)». Anche per Vernetti gli operatori devono pulire in proprio il loro mercato, restituendolo senza rifiuti alla città. Basta, dunque, con il superlavoro dell'Armai,, che deve surrogare le «inefficienze altrui». «Non per nulla - precisa l'assessore - il Comune ha deciso di dimezzare, dai 6 miliardi dell'anno scorso ai tre di quest'anno, i fondi per il servizio. In prospettiva i costi dovranno scendere a zero». Prospettiva auspicata pure dal vicesindaco ed assessore alla Polizia urbana, Domenico Carpanini, secondo il quale l'obiettivo «costo zero» dipende da tre fattori: senso civico, buona volontà e migliore organizzazione. Giuseppe Sangiorgio Un tappeto di rifiuti ammassati dopo un giorno di mercato §§§§| Jg® t^HS^i ^fllllii L'assessore Fiorenzo Alfieri
Persone citate: Alfieri, Domenico Carpanini, Fiorenzo Alfieri, Gianni Vernetti, Giuseppe Sangiorgio, Vernetti
Luoghi citati: Italia
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