Ecco Sordi, con moglie e amante

Ecco Sordi, con moglie e amante Oggi spazio ai divi di casa nostra: in concorso «I piccoli maestri» di Luchetti, in arrivo la Cucinotta Ecco Sordi, con moglie e amante Valeria Marini: otto valigie per un soggiorno di 36 ore VENEZIA. Per fotografi e cameramen l'evento di ieri è stato l'arrivo di Alberto Sordi con moglie (Franca Faldini) e amante (Valeria Marini), il trio protagonista del nuovo film «Incontri proibiti» diretto e interpretato dall'attore romano. Con un abito lungo molto attillato, grigio-perla, capelli raccolti, occhiali neri e otto valigie per un soggiorno di 36 ore, la Marini si è presentata ai fotografi che subito le hanno chiesto di baciare Sordi, il quale, per conto suo, si sbracciava a salutare la folla che da più di un'ora lo stava attendendo, all'una e mezzo del pomeriggio, all'imbarcadero dell'Excelsior. Un arrivo chiassoso, ma chiaramente combinato. I fotografi, dal canto loro, avevano appena finito di ritrarre Jim Carrey e la passeggiata sulla spiaggia del Lido di Sabrina Ferilli. Cosa accadrà oggi per l'arrivo di Maria Grazia Cucinotta? Questa caldissima domenica del Festival si è aperta con il ricordo di Akira Kurosawa, pronunciato dal curatore della Mostra Felice Laudadio: «Adesso che Kurosawa ci ha lasciati - ha detto - ci sembra di aver perso non il testimone di una cultura lontana, ma uno dei cineasti a noi più familiari». E al grande «imperatore» del cinema giapponese la Mostra ha dedicato la prima proiezione della giornata che era quella del film di Alessandro D'Alatri, in concorso per il Leone d'oro, «I giardini dell'Eden». Alla proiezione, accolta alla fine da un lungo applauso rispettoso, erano presenti nella tribuna d'onore, accanto agli interpreti, il vicepresidente del Consiglio Walter Veltroni e il ministro del Vaticano per le Comunicazioni Sociali, monsignor John P. Foley, accompagnato dal direttore della filmoteca vaticana monsignor Enrique Planas. «Nei film su Gesù - sottolinea quest'ultimo - bisogna sempre fare i conti con la personalità dell'autore, e questa personalità è soprattutto importante qui poiché si rappresentano momenti non contemplati dal Vangelo. E' perciò indispensabile che l'autore ricorra alla sua fa: ' *3ia per rappresentare gli aspetti umani di Gesù. Ci sarà tra gli osservatori del Vaticano chi si ritroverà in sintonia con le immagini di D'Alatri, altri un po' meno, tuttavia si tratta di un film poetico e non blasfemo. A mio avviso non si potrà non includere tra i titoli del prossimo Festival del cinema spirituale "Tertio Millennio" che si terrà a Roma in novembre». Si tratta dell'unica rassegna che abbia ottenuto il logo vaticano del Grande Giubileo del i Valeria do. gruppo ackie» ua agne ione a: tato l '60 Duemila. Nella commissione selezionatrice di ernesto festival sono stati invitati a farne parte l'attuale curatore della mostra veneziana, Felice Laudadio, e il critico Fernaldo Di Gianmatteo. Inoltre, nell'ambito di questo appuntamento si terrà un convegno sul tema «Il cinema e i valori della vita» al quale interverranno Steven Spielberg e Roberto Benigni. «I rapporti tra Spielberg e la filmoteca vaticana sono ottimi - sottolinea monsignor Planas tant'è vero che ci ha regalato una copia di "Schindler's List", ma noi abbiamo parecchi altri film importanti di questo grande cineasta americano. Così come certamente il film di Benigni sarà rappresentato nel contesto del Festival del cinema spirituale». «I giardini dell'Eden» di Alessandro D'Alatri uscirà in Italia il 25 settembre, nel frattempo l'altro film italiano già presentato in concorso a Venezia, «L'albero delle pere» di Francesca Archibugi, ha avuto » una positiva partenza nelle sale: sabato scorso negli 80 cinema dove è stato programmato ha incassato oltre cento milioni (soltanto a Roma 28 milioni). Oggi viene proposto in concorso «I piccoli maestri» di Daniele Luchetti, che uscirà nelle sale il prossimo weekend. Alla Mostra di Venezia, in Sala Volpi, nell'ambito della sezione «Il cinema ritrovato» torna oggi «Adua e le compagne» di Antonio Pietrangeli che fu presentato al Lido nel 1960, e adesso riproposto sempre in bianco e nero, nella versione restaurata da Mediaset. Un film di particolare attualità con il dilagare della prostituzione nelle strade, incrementata dai continui arrivi, via mare, dei clandestini. «Adua e le compagne» racconta il destino di quattro prostitute (Simone Signoret, Sandra Milo, Emmanuelle Riva e Gina Rovere) dopo l'entrata in vigore della legge Merlin. Sandra Milo con la sua interpretazione mancò nel 1960 per pochi voti la conquista del premio per la migliore interpretazione che fu vinta da Shirley MacLaine con «L'appartamento». «Ricordo la Merlin - dice Sandra Milo - che al Lido ci abbracciò contenta. Eppure il film era una critica alla sua legge. In "Adua e le compagne ' fu la prima volta che usavo la mia voce, fino allora era stata sempre doppiata». Ernesto Baldo Torna «Adua e le compagne nella versione restaurata: fu presentato al Lido nel '60 » OGGI AL LIDO IN CONCORSO: I piccoli maestri, di Daniele Luchetti [Sala Grande, ore 21,45; Palagalileo, ore 22,30]. Le Silence, di Mohsen Makhmalbaf [Sala Grande, ore 17; Palagalileo, ore 21]. NOTTE E STELLE: Lautrec, di Roger Planchon [Sala Grande, ore 0,15]. TRIBUTO AD ALBERTO SORDI: Incontri proibiti, di Alberto Sordi [Sala Grande, ore 19; Palagalileo, ore 0,15]. SETTIMANA DELLA CRITICA: Il tallone di ferro dell'oligarchia, opera prima del russo Alexander Bashirov [Sala Grande, ore 14,45]. IL CINEMA RITROVATO: Adua e le compagne, di Antonio Pietrangeli, 1960 [Sala Volpi, ore 20,30]. PROSPETTIVE: Viola, di Donatella Maiorca [Palagalileo, ore 15]. Ili A sinistra l'attrice Valeria Marini arriva al Lido. Qui sopra foto di gruppo per «Hilary and Jackie»

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