Indagini anche in Sud America e Giappone

Indagini anche in Sud America e Giappone operazione cattedrale Indagini anche in Sud America e Giappone LONDRA. Oltre duecento «pericolosi pedofili» hanno schivato l'arresto quando sotto coordinamento britannico le polizie di un certo numero di Paesi sono partite all'attacco di una rete di pornografia infantile via Internet. Una settimana fa la Operation Cathedra], sfociata in oltre cinquanta fermi e arresti e nel sequestro di circa un milione di immagini elettroniche a luci rosse, era stata presentata a Londra come un grande successo ma a detta del domenicale Observer così non è stato. In realtà le polizie avrebbero colpito appena un quarto dei «bersagli». Stando al giornale diciassette Paesi avrebbero dovuto partecipare all'operazione contro la rete pedofila «Wonderland» ma alla fine ci sono state delle defezioni. Alcune polizie non hanno preso per buone le prove fornito dalla Gran Bretagna, altre si sono ritirate all'ultimo momento sostenendo che l'intervento repressivo era prematuro. Gli inglesi avrebbero avuto la piena colloborazione soltanto di undici polizie, fra cui quella italiana. La «Operation Cathedral» non è comunque conclusa e dovrebbe portare all'arresto di oltre cinquanta sospetti in Argentina, Russia, Giappone, Nuova Zelanda e Sud Africa. [Ansa]

Luoghi citati: Argentina, Giappone, Gran Bretagna, Londra, Nuova Zelanda, Russia, Sud Africa, Sud America