Lavoro, mercati e modelle sulla passerella di Cernobbio

Lavoro, mercati e modelle sulla passerella di Cernobbio NOMI E GLI AFFARI Lavoro, mercati e modelle sulla passerella di Cernobbio Nuovi effetti speciali a Villa d'Este, dove si discute dei terremoti che scuotono i mercati, delle leadership del pianeta ammaccate da ragazze intraprendenti, troppa vodka e troppi by-pass. Per esorcizzare gli spettri dell'«effetto domino», il mai domo Alfredo Ambrosetti chiama il sarto Nicola Trussardi e le sue girls in tubini neri e grigi, spacchi fino alla vita e cerniere, a sfilare sotto una Luna da cartolina. Passano ondeggiando su tacchi chilometrici le fanciulle tra ministri pensosi come Giorgio M^politano e Vincenzo Visco, potenti commissari Cee come Mario Monti, YvesThibauJt de Silguy, Karel Van Miert e Martin Bangemann. Seduti in prima fila a lato della passerella applaudono ecoNicola nomisti come Trussardi Rudi Dorn- Karel Van Miert bush e il vecchio Lord Roll of Ipsden, che ha appena ricevuto una targa quale decano dell'appuntamento settembrino. Sorridono banchieri come il presidente dell'Abi Maurizio Sella, governatori come il francese Jean-Claude Trichet e il superbanchiere europeo Tommaso Padoa Schioppa. Si divertono presidenti come Chicco Testa e Gianmario Rossignolo, imprenditori come Guido Barilla, Franco Miroglio, Giulio Malgara, Cornelio Valetto e il padrone del Totip, Rodolfo Molo, ex capi di Stato come Shimon Peres o Helmuth Schmidt e il premio nobel Rita Levi Montalcini, elegantissima figurina di Bisquit. L'ex presidente dell'Antitrust Giuliano Amato, tornato al privato e alla cattedra di professore, preferisce appartarsi con il segretario generale della Cisl Sergio D'Antoni, mentre il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi si affaccia alla balaustra per guardare il lago che brilla sotto le stelle. Il rito è allegro, scaccia il crollo della Borsa brasiliana, il rublo-carta straccia, l'America Latina. Anche se, a prescindere dalle indossatrici filiformi, area da tragedia non se ne respira all'appuntamento di Cernobbio. Forse perché lo scoppio della bolla speculativa e il raffreddamento dei listini, sommati ad un dollaro che cala, fanno intravedere mille possibihtà. Lo ammette l'amministratore delegato dell'Eni, Franco Bernabò, sottolineando come oggi, contrariamente a quanto avveniva in passato, sia l'Europa a comperare gli Stati Maurizio Uniti. Sella wm Tommaso Padoa Schioppa E difatti ecco Paolo Colonna confermare che Schroder Venture, di cui è presidente, sta studiando per tre medie industrie italiane acquisizioni in Corea, Thailandia e India. Per le ricche imprese italiane si apre insomma una ricca stagione di shopping a prezzi scontati. Se così sarà: evviva la crisi! Nel salone a stucchi dove i duecentocinquanta convenuti discutono, ascoltano e, spesso, si appisolano, prende diligentemente appunti Mario Moretti Polegato, l'inventore e padrone della scarpa Geox, quella che respira. E intanto pensa alla nuova invenzione appena lanciata in Germania e Venezuela: Glaxa, la termo-bottiglia che tiene il vino bianco freddo per ore. Sperimentata sul prosecco di famiglia La Gioiosa, ma destinata ad essere un «successo esplosivo». Preso d'assalto dai cronisti, l'amministratore delegato della Banca di Roma, Giorgio Brambilla, evita di addentrarsi nelle incerte e pericolose previsioni sui destini dell'istituto romano e sull'ipotetico matrimonio con la Comit presieduta da Luigi Fausti, e lancia un sibillino «E' ora di passare ai fatti». Davide Croff, amministratore delegato di Bnl, si dice certo che entro una decina di giorni al massimo il Tesoro alzerà il velo sul nocciolo duro del gruppo in via di privatizzazione. E mentre l'amministratore delegato dell'Ina, Roberto Pontremoli conferma «La nostra è una posizione di attesa», Federico Pepe, che guida il Banco di Napoli, preferisce insistere sul risanamento dell'istituto par- Franco Bernabè Davide Croff tenopeo. La kermesse ambrosettiana si chiude alla grande. Dopo una quaresima di tre anni (frutto di un calcolo errato dell'onnipotente Ambrosetti, che nell'autunno del '95 aveva rifiutato a Romano Prodi, appena salito sul torpedone, uno spazio tra gli interventi ufficiali) sono tornati i ministri. E il parterre dei seminaristi, a colpo d'occhio, sembra più giovane del passato. Anche se, ad animare le punture di spillo, è sempre l'intramontabile Cesare Romiti. Nel quarto d'ora d'aria, ovvero al coffee break, il ministro delle Comunicazioni Antonio Maccanico conferma che, appena il collega della Difesa Nino Andreatta gli darà le frequenze, ci sarà il via libera al quarto gestore di cellulari e, a pochi passi, il ministro del Commercio Estero Augusto Fantozzi osserva che, contro la crisi internazionale, è più che mai necessaria la stabilità politica interna. La voce dell'opposizione è affidata a un unico tenore: l'ex ministro degb Esteri Antonio Martino. Il sondaggio elettronico dell'ultimo giorno sulle criticità prioritarie italiane dà risultati inediti: al primo posto con il 30% ci sono «scuola e formazione», la «giustizia» non raggiunge il quarto dei consensi (24%), la «pubblica amministrazione» cala al 22%, la «criminalità» è appena sotto il 20%, la riforma della Costituzione non va oltre il 15%. Ma la sorpresa è la voce «controllo dell'immigrazione», ultimo posto con meno del 5%. Valeria Augusto Sacchi Fantozzi Nicola Trussardi Karel Van Miert Maurizio Sella wm Tommaso Padoa Schioppa Franco Bernabè Davide Croff Augusto Fantozzi