«Noi, i beffati delle vacanze» di Antonella Torra

«Noi, i beffati delle vacanze» Le chiamate al Telefono blu: «Ci avevano promesso un viaggio da sogno, è stato un disastro» «Noi, i beffati delle vacanze» Finita la stagione, piovono appelli e denunce ASPETTATIVE DELUSE VROMA LAGGI-TRUFFA, ci risiamo. Villaggi chiusi, aerei che non partono, alberghi fatiscenti: è la vacanza da incubo toccata anche quest'anno ad un buon numero di italiani. Sono state 10 mila le chiamate dalla metà di giugno ad oggi al Telefono blu, l'sos per turismo e divertimento (051.440055 se si chiama dall'estero, 0541.51551 dall'Italia). Fra i casi segnalati, ancora una volta, il primato, con il 31%, spetta ai pacchetti viaggio in Italia e all'estero: problemi legati alla prenotazione, al contratto, al rapporto con l'agenzia e il tour operator, eventuali truffe, modifiche delle condizioni di viaggio, sorprese e differenze giunti sul luogo della vacanza. Come per il gruppo di turisti partiti a metà agosto con destinazione Bahamas. Un viaggio da sogno, pagato oltre 10 milioni. Alcuni giorni prima della partenza leggono la notizia su un'epidemia di dissenteria proprio nella zona dove sono diretti. Chiedono lumi all'agenzia, «Vi spaventate per così poco! Sono esagerazioni giornalistiche, non c'è nessun problema» rispondono. Gli ignari turisti partono, al loro arrivo l'amara realtà: l'epidemia c'è davvero, trecento persone sono malate, otto i ricoverati in ospedale. Arrivano in albergo e non riescono a credere ai loro occhi: il club è chiuso, «per grave malattia». Il tour operator li spedisce a Miami, in un albergo dietro l'aeroporto. Dopo giorni di attesa, un'altra partenza, destinazione Santo Domingo, per una settimana, finalmente, di vacanza. Ma i disagi non sono finiti: a) rientro ore di ritardo per il volo. I trasporti, la nota dolente dell'estate italiana. «Il 10% delle proteste riguarda treni ed aerei - dicono al Telefono blu, che fornisce assistenza legale contro truffe e raggiri -: un calvario comprendente ritardi, smarrimento di bagagli, disagi organizzativi, come voli inesistenti o annullati». E' successo ad un gruppo di vacanzieri romani che dovevano rientrare dal Venezuela, con un volo CaracasRiad-Roma. Ma, arrivati in aero¬ porto, sono rimasti a terra. Dopo ore di attesa sono stati imbarcati su un volo Caracas-Manila-Zurigo-Roma. Risultato: sono rientrati in Italia con 3 giorni di ritardo. Superano i trasporti, in quanto a disagi e problemi, le strutture ricettive (alberghi, camping, villaggi turistici) con il 21% delle segnalazioni ricevute dal Telefono blu. I turisti lamentano pubblicità non veritiera, assenza di servizi, igiene carente, alimentazione inadeguata. Ecco allora il soggiorno a Capo Verde nel «villaggio da sogno», come da dépliant, di una famiglia di Bologna. Un viaggio cominciato male: due ore di attesa in aeroporto prima del trasferimento in albergo e, una volta arrivati in hotel, tre ore di attesa per l'assegnazione della camera. Finalmente il bungalow è pronto, ma le sorprese so¬ no apppena cominciate. Le finestre non hanno zanzariere, il frigo-bar è finto, il terzo letto per la bambina non c'è e il sifone del lavabo è rotto. Poche cose in confronto a quello che i malcapitati turisti scopriranno un attimo dopo: l'acqua non c'è quasi mai, eccetto brevi intervalli durante la giornata. E, io scopriranno più avanti, ci saranno giorni nei quali l'acqua non la vedranno proprio. I furti sono all'ordine del giorno, spariscono persino costumi da bagno e ciabatte. 11 terzo giorno cominciano i lavori di ristrutturazione: le trivelle lavorano ininterrottamente da mattino a sera. Non rimane che spostarsi verso la piscina, se non fosse che l'acqua è maleodorante e di un colore verde marcio. A colazione manca la marmellata, l'apparecchio per cuocere le uova dà la scossa. Un incubo: esausti i turisti bolognesi chiedono di tornare a casa. La risposta del tour operator? Impossibile, i voli sono tutti pieni. Non è andata meglio ad una coppia di turisti torinesi in vacanza nel Nord della Sardegna. Un villaggio perfetto, ma solo sulla car¬ ta. In realtà non c'era nulla: ammaziono inesistente, attività ricreative zero. Bungalow assai poco confortevoli (il frigo era tenuto insieme da un filo di ferro), igiene un po' scarsa. E i prezzi? «Eravamo in due, abbiamo pagato per quattro» raccontano. Viaggi da incubo, di chi è la colpa? Ettore Cucari, vicepresidente della Fiavet (l'associazione degli agenti di viaggio) sostiene che «il tour operator serio deve essere sempre in grado di trovare un'alternativa e limitare i disagi del cliente». Ma perché succedono questi inconvenienti? «Se si tratta di compagnie "blasonate" - dice Cucari -, in genere può accadere perché l'albergo è appena stato inaugurato, oppure perché viene cambiata la gestione. Ma, ripeto, l'agente di viaggio deve riuscire a trovare un'ottima soluzione alternativa, il cliente è il nostro patrimonio e va assolutamente difeso». Un consiglio? ((Anche due: diffidate di viaggi offerti a prezzi troppo bassi e se cercate la "vacanza perfetta" non partite ad agosto». Antonella Torra Villaggi fantasma e voli annullati «Diffidate delle superofferte» Turisti in attesa in aeroporto: è lunga la lista delle lamentele del popolo delle vacanze sui disagi nei viaggi e negli alberghi

Persone citate: Cucari, Ettore Cucari