Gloria regina delle miss

Gloria regina delle miss Una vittoria in casa: la vincitrice (19 anni, istruttrice di nuoto) abita a Salsomaggiore. Subito polemica sulla scelta Gloria regina delle miss Dall'Emilia la più bella del '98 SALSOMAGGIORE DAL NOSTRO INVIATO La cattiveria degli umani, infine, ha scelto lei per questa notte di soitìsì e fondi di bottiglia, luci, sudore, caviglie stanche. E' Miss Italia e lo sarà per un anno intero. E' bella e ancora inconsapevole. E' frastornata e perciò felice di essere la preda dell'ultima decimazione telematica. E' sorridente ma non piange. «Ho infranto la regola delle lacrime», dice. Sorge dal nulla dei suoi pochi anni, si stacca dall'onda dei costumi colorati, dall'intreccio di capelli e gomiti e spalle bimbeggianti. Da suddita diventa regina. Ha diritto al nome e a un'identità. Si chiama Gloria Bellicchi, 19 anni, di Salsomaggiore, capelli castani, occhi marroni, alta 178 centimetri. Studia Scienze Politiche e insegna nuoto ai bambini. Segno zodiacale, acquario. «Non ho un fidanzato ufficiale ma c'è un uomo nel mio cuore», dice. E aggiunge: «E' il giorno più bello della mia vita». Ma la sua vittoria non mette tutti d'accordo e fa mormorare, anche perché giocava in casa. E forse non è un caso che poche, fra le altre concorrenti, siano corse ad abbracciarla. Ora che la celebrità sta per consegnarle pensieri del tutto nuovi archiviandole il passato, e che il presente la immobilizza in un involucro di luce che va dai tacchi a spillo alla corona platinata, il suo corpo è pronto a lasciarsi levigare dagli applausi e dagli occhi. Milioni la stanno guardando. Milioni la guarderanno. Auguriamole che sia felice e che lungo la spiaggia della prossima vita trovi la benevolenza delle albe e non la malinconia dei tramonti. Cronisti (per tutto il giorno) giravano con l'elenco delle favorite «3-8-20-62-73-81-8598!» recitavano vanamente. Aggiornavano biografie. Chiedevano a Dino Risi: «Io per me ho già scelto». Sarebbe? «8-2062», rispondeva quello in un perfetto dialogo tra pazzi. Cercavano (i cronisti) disperatamente la Deneuve che poverina gira nella bolla d'aria del suo passato, ancora bionda e diva, affamata solo a mezzanotte, ma silente e inseguita da un paio di fotografi che alla fine l'hanno pure mollata. Dicono abbia fatto fanghi, massaggi e pure il bagno termale essendo tutto quanto in conto spese. «Ha 55 anni e si capisce...» suggerisce perfida la Zanicchi. Capricciosa con chiunque, pure con il vecchio Mirigliani («Non è venuta manco a salutarmi») Catherine è ricomparsa in mattinata dentro alla sala congressi, in compagnia della giuria che vista tutta insieme una trentina di semicelebrità, più Dino Risi - pulsavano cameratismo da gita aziendale e insieme depressione turistica. Le 60 finaliste erano pronte a sfilare solo per loro. Secondo tradizione i giurati avrebbero dovuto interrogarle (tipo: «Cosa farai da grande?», «Cosa studi?», «Qual è il tuo film preferito?») giusto per conoscerle un po'. Si favoleggiava di risposte demenziali, di manna per i taccuini. Invece niente. Salvo il distratto Tullio Solenghi che in un soprassalto, a una moretta, ha chiesto: «Qual è la capitale della Bulgaria?», generando allarme non tanto nella moretta: «Non ne ho idea... Posso andare?», quanto tra i giurati, specie le ex miss, i parrucchieri detti visagisti, i sarti detti stilisti e Nino D'Angelo, il guaglione. Che sia Budapest? Questo benedetto concorso che è parte della nostra Storia, come il maccherone, Mike Bongiorno e l'andreottismo - ha un'aria da manicomio basagliano (dove i pazienti stanno attaccati alla vita) e da rodeo di una remota Nashville (dove i concorrenti vengono sbalzati dalla vita). C'è un'aria selvaggia negli alberghi che ospitano le cento comitive al seguito. E pure lungo lo vasche serali di questo paesone termale intasato da donne e uomini anziani induriti dalle artriti e dalle fegatosi - che succhiano l'ultima linfa estiva, e guardano la nuova gioventù padrona del vecchio mondo. Assistono a sfilate caserecce di stilisti locali, fanno da folla a celebrità cremose come la Nathalie Caldonazzo, applaudono se passa il macroscopico Marcus, modello, chiedono autografi a chiunque si porti a spasso un paio di finti gorilla con gli occhiali neri, la basetta filiforme e il cervello bianco. La rivelazione, ora che Salso ha assorbito tre giorni della nostra vita spesi sotto alle volte liberty degli albergoni, dribblando sponsor che regalano antirughe e mutande, è che le ragazze non sono affatto il peggio. Tutt'altro. Incolpevoli come il fondale di una barriera corallina per i molti squalctti in transito. Procacciatori d'agenzie. Finti registi, finti produttori. Faccendieri. Pubblicitari. Centinaia di maschi adulti, tutti con il doppio fondo e lo spiderino, la gomma da masticare, gli occhiali sul ciuffo corvino, l'occhio lacustre come quello di un grosso erbivoro. Dialogano cosi: «Hai visto quanta cellulite, le ragazze?». «Sfido! Fanno lo diete e si ammoscia tutto». «Nooo. Quelle mangiano nutella anziché pasta». «Gliela darei io la pasta». «La 24 però la intosterei...». «La 24 è eliminata, scemo». «E chissene frega. La intosterei ugualmente». Peccato che questo splendido reality show abbia perso la sua principessa di diletto e di dialetto. E' mancata (non allarmatevi) solo per una lievissima emicrania veneziana, Valeria Marini, madrina per tradizione, ondeggiante nell'inquadratura finale, sempre sull'orlo del precipizio verbale per via dei tacchi a trampoli e delle morbidita artificiali che la sbilanciano. Pazienza. Frizzi è pur sempre felice, quando si accende il palazzo dello Sport e la diretta. «Una di voi questa sera diventerà miss Italia - dice con preveggenza -. Un applauso!». Esce dall'urna di un anno la Claudia Trieste, corona, collana, scettro. Mollerà le insegne alla nuova che arriva, Gloria l'acquariana. Digerirà l'emozione. Avrà contratti per 200 milioni, sfilerà per chilometri su finti velluti e vere crociere merceologiche. Farà un milione di foto. Un milione di sorrisi. Cercheranno di portarle via l'anima e al peggio lei non vedrà l'ora di venderla. Sarà come sempre, quando si alza un sipario. Pino Corrias Per tutto il giorno si sono accavallati elenchi con i numeri delle presunte favorite alla vittoria Intorno alle ragazze ruota un mondo di faccendieri presunti registi e fìnti produttori Passerella davanti alla giuria: da sinistra Orso M.Guerini, Maria C. Mattei, Licia Colò, Tullio Solenghi. In alto, la Deneuve. A destra, Miss Italia '98

Luoghi citati: Budapest, Bulgaria, Emilia, Italia