La Cia aveva rinunciato ad arrestare Bin laden

La Cia aveva rinunciato ad arrestare Bin laden Un piano andato a monte prima degli attentati La Cia aveva rinunciato ad arrestare Bin laden NEW YORK. I servizi segreti statunitensi avevano studiato già nella primavera scorsa i piain di un raid segreto per la cattura di Osama bin Laden in Afghanistan. Lo hanno rivelato ieri responsabili del governo Usa. Si sarebbe cominciato a pensare al rapimento dopo che i militari, i servizi segreti e la polizia statunitense, erano concordemente arrivati a stabilire che vi fossero sufficienti prove di un legame tra Bin Laden e una serie di attentati terroristici antiamericani avvenuti negli ultimi anni. Il piano per il rapimento - secondo quanto scriveva ieri il «New York Times» - fu messo a punto dalla Cia e dalle forze speciali americane già mesi prima delle bombe alle ambasciate di Nairobi e Dar es Salaam: si voleva così stanare il milionario-terrorista saudita dal suo covo in Afghanistan, portarlo negli Stati Uniti e processarlo. La Casa Bianca - aggiunge il «NYT» - era perfettamente a conoscenza del piano, che venne però poi lasciato cadere perché chi doveva dare il «via», e tra questi il direttore della Cia George Tenet, lo giudicò troppo rischioso: si temevano perdite tra gli americani impegnati nell'operazione e vittime civili innocenti tra gli afghani. Fonti del governo americano citate dal «New York Times» rivelano che «si stava lavorando a un'altra serie di opzioni a largo raggio» contro Bin Laden o comunque tendenti a smantellare la sua rete terroristica, quando il 7 agosto scorso scoppiarono le bombe in Kenya e Tanzania, uccidendo un totale di 263 persone, tra cui 12 americani. In Tanzania gli investigatori hanno arrestato altre due persone per l'attentato, mentre l'Fbi ha emesso un mandato d'arresto per un terzo uomo, sospettato di aver partecipato al quasi simultaneo attentato di Nairobi. [Ansa]

Persone citate: Bin, Bin Laden, George Tenet, Osama Bin Laden