Prima o poi l'onestà vacilla

Prima o poi l'onestà vacilla LA LETTERA DI O.d.B. Prima o poi l'onestà vacilla GENTILE Signor Fenisio, trovo che non sia giusto attribuire ad altri popoli un'influenza sul nostro sistema. Il sistema italiano è una squisita capacità italiana che, evidentemente, molte volte può essere contestata e combattuta, ma non sarà esportata per un periodo abbastanza lungo. Prima o poi, infatti l'onestà vacilla e comincia a rivelarsi indecisa, pericolante, impotente a far di più, ad andare oltre, senza scatenare la più tormentosa crisi. La tensione della sfiducia è stara innescata proprio dai nostri stessi tentativi di vivere come gente onesta. Se il pool Mani Pulite si fosse accontentato di qualche episodio alla grande, ma con limiti precisi, se non avesse pensato di poter trasformare l'Italia nel paese dell'utopia, Antonio Di Primal'onvac o poi està illa Pietro avrebbe potuto fare ingresso a pieno diritto nel gruppo dei pochi eroi nazionali, a fianco di Giuseppe Garibaldi. Ma Antonio Di Pietro non ha moderato la sua ambizione, e la megalomania lo ha spinto a sognarsi senza pecche, uomo purissimo, macché uomo purissimo, angelo vendicatore con giurisdizione per ora italiana ma passibile di crescita anche all'estero. Ha illuso tanti, se non tutti di avere la medicina giusta per la cura, purtroppo ha illuso anche se stesso. Accecato dall'orgoglio, non ha visto che calpestava un intero sistema di corruzione politica che reggeva la nostra economia. Qualcosa che non accettava affatto di abdicare, e avanzava anzi dei meriti importanti. Lei, gentile signor Felisio, dice: «Spero proprio di sbagliarmi, ma pensare che su sessanta milioni di italiani solo una decina siano i puri e gli altri avanzi di galera... tipo da ci siamo sbagliati e allora...?». Per recuperar fiducia il governo promette che ci restituirà un pezzo di eurotassa e magari quell'altro prelievo furfantesco della tassa del medico. Ci prendono anche in giro. Oreste del Buono Egregio OdB, l'altro giorno si discuteva il suicidio del Magistrato Lombardini. C'è un senso di sgomento nel vedere come determinate «piste» si costellino di morti strane, incomprensibili. Sembra di tornare ai tempi della «strategia della tensione» quando ogni fatto veniva attribuito ai soliti personaggi. I resoconti degli interrogatori e delle procedure ricordano i processi che avvenivano «oltre la cortina di ferro»... Gianni Fenisio, Torino

Persone citate: Antonio Di, Antonio Di Primal'onvac, Felisio, Giuseppe Garibaldi, Lombardini, Oreste Del Buono

Luoghi citati: Italia, Torino