Spumanti

Spumanti Spumanti «La raccolta mai così presto» ROMA. «Ottima, sana, di buon grado zuccherino, ma storicamente non si hanno ricordi di una vendemmia così anticipata». Angelo Dezzani, direttore dell'Associazione dei produttori di uva Moscato, è soddisfatto delle previsioni sulla vendemmia iniziata ieri, dopo qualche «perturbazione» burocratica. «Passato lo spauracchio di una raccolta procrastinata, che avrebbe causato seri danni all'uva che, a causa della siccità di questi mesi, deve essere raccolta subito per mantenere le sue caratteristiche peculiari, i produttori si accingono a «potare» una quantità che rispetta le rese del disciplinare Docg (100 qunintali per ettaro), per arrivare così a 900 mila quintali riconosciuti contro gli 860 mila dello scorso anno», dice Dezzani. E se ad Asti tutto è pronto per festeggiare le vendemmia '98 con la 35a edizione della Douja d'Or, in programma dall'I 1 al 20 settembre, in altre zone spumantistiche dello Stivale si stanno tirando le somme dell'annata. In Franciacorta, «la vendemmia, iniziata nell'ultima settimana di agosto, si prospetta di buona qualità anche se le piogge in primavera e la siccità dell'ultimo mese comporteranno una potenziale riduzione delle rese in uva (Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco) del 30% circa - afferma il direttore del Consorzio, Giampietro Comolli -, con il seguente innalzamento del prezzo della materia prima del 25-30%. Anche la raccolta delle uve per il Talento Trento Doc (un mercato, nel '97, di 4,8 milioni di pezzi, di cui 520 mila all'estero) è iniziata facendo prospettare «un eccellente livello qualitativo», come precisa Mauro Lunelli, presidente dei produttori di metodo classico trentini. Nel complesso, la raccolta dovrebbe essere superiore del 10-15% rispetto a quella dello scorso anno. Nell'insieme, la vendemmia per gli spumanti si annuncia buona. In questo comparto, sul fronte dell'export, l'Assoenologi evidenzia come la Germania abbia assorbito il 40% della produzione, seguita da Russia (20%) e Usa (15%), anche se in termini di introiti resta il Giappone quello a far registrare i guadagni maggiori. Ma dalla Contri Spumanti di Verona si guarda anche al nuovo mercato dei Paesi Arabi, che per la religione islamica non possono consumare alcolici, con un nuovo prodotto: «A less spumeggiante Zer'o». Prodotto con l'uva, grazie alla tecnologia che impedisce la trasformazione degli zuccheri in alcol, fa il «botto» ma non fa alcun grado. Carlo Alberto Delaini

Luoghi citati: Asti, Germania, Giappone, Roma, Russia, Verona