«La crisi non ferma l'opv di Bnl»

«La crisi non ferma l'opv di Bnl» Ciampi non commenta le voci sul rientro in gara dell'Ina. Nucleo stabile al 20%? «La crisi non ferma l'opv di Bnl» Croffi domani il «sì» al prospetto per la vendita CERNOBBIO. La crisi della Borsa non causerà il rinvio dell'Opv della Bnl, prevista per metà ottobre. Davide Croff, l'amministratore delegato della banca di via Veneto, assicura che non ci sono problemi e che il progetto va avanti. Domani si riunirà il comitato esecutivo dell'istituto e darà il via al piano per la offerta pubblica di vendita, che poi passerà all'esame della Consob». Secondo Croff è «tecnicamente possibile» anche arrivare all'Opv senza definire preventivamente quali saranno gli azionisti stabili, ma «in realtà ritengo che 0 nocciolo duro ci sarà e sarà fatto bene». Il banchiere ha poi aggiunto che «non ci sono motivi per una discesa dei titoli bancari in Borsa come quella a cui stiamo assistendo. Le potenzialità ribassiste dei titoli del settore sono so¬ pravvalutate. Le banche italiane sono tra le meno esposte nei confronti della Russia e non hanno posizioni significative nel trading di strumenti ad alto rischio. Sono convinto che ci sarà un'inversione di tendenza». Intanto, si fanno sempre più forti le indiscrezioni secondo le quali il nucleo stabile destinato a condurre la Bnl privatizzata sarà «leggero» e limitato al 20 per cento. Stando alle voci, esso potrebbe essere composto dal Banco di Bilbao, dall'Ina e dalla Popolare Vicentina, mentre appare improbabile un ingresso del Monte dei Paschi. Conferme zero. L'Ina rientra? «Vedremo nei prossimi giorni» ha tagliato corto ieri il ministro del Tesoro, Ciampi. E intanti il Bilbao ha ottenuto il via libera dalle autorità spagnole. [r. e. s.]

Persone citate: Ciampi, Croff, Davide Croff

Luoghi citati: Bilbao, Cernobbio, Russia