Finto sequestro per riunire la famiglia di R. Cri.

Finto sequestro per riunire la famiglia Anziana di Cesena Finto sequestro per riunire la famiglia CESENA. Ha simulato il proprio sequestro come mossa disperata per tentare di ricucire il matrimonio in crisi tra il figlio e la nuora. Quando ormai era pentita del suo gesto e stava per fare ritorno a casa, è stata trovata a Torino, la scorsa notte, nell'albergo da dove aveva condotto le «trattative» per la propria liberazione dietro pagamento di un riscatto di 650 milioni, poi «scesi» a 600. E' durata tre giorni la messinscena di Angela «Gabriella» Pozzi Ramilli, la donna di 70 anni sparita mercoledì. I goffi tentativi di simulare l'opera di una banda di rapitori hanno svelato la sua manovra per ricucire un matrimonio, ma il racconto l'ha fatto lei, in lacrime, ai carabinieri. E' uscita di casa mercoledì mattina, in bicicletta, per andare dal medico: con sé, di nascosto, aveva portato alcuni effetti personali. Ha poi preso un autobus (manovra però non sfuggita ad alcuni testimoni) e ha raggiunto la stazione di Rimini. Dalla Romagna si è recata in treno a Torino, città che conosce, dove ha preso alloggio in un albergo vicino alla stazione. La donna avrebbe «arruolato» un barbone, al quale ha chiesto di fare delle telefonate in cambio di un panino. Nelle chiamate al cellulare del figlio, minacce e richieste di denaro. Il figlio però ha chiesto la prova che la donna fosse in vita e ieri sera due telefonate sono giunte al cellulare: era la stessa signora Pozzi Ramilli a parlare. Ma è stato sufficiente accertare che la chiamata proveniva da un albergo torinese per scoprire la verità. [r. cri.]

Persone citate: Pozzi Ramilli

Luoghi citati: Cesena, Rimini, Romagna, Torino