Paracadutista sviene e precipita nel cemento di S. M.
Paracadutista sviene e precipita nel cemento Casale, la colata fresca gli ha salvato la vita Paracadutista sviene e precipita nel cemento CASALE. Un paracadutista toscano di 35 anni, colto da malore e svenuto durante il lancio, è stato «portato» dal paracadute direttamente all' ospedale ed è anche finito su una colata di cemento fresco che ha attutito l'atterraggio. I medici gli hanno medicato pochi graffi. Il para toscano era iscritto a un corso di lancio dell'Accademia paracadutistica italiana, una delle più note in Europa, che ha sede appunto all'aeroporto Cappa di Casale. Insieme ad altri allievi e agli istruttori l'altro giorno si è lanciato da circa quattromila metri. Ma quasi subito è stato colto da malore e ha perso i sensi. Il paracadutista ha proseguito la discesa, sotto gli occhi preoccupati degli istruttori che osservavano da terra. Non è stato possibile capire, però, dove poteva essere avvenuto l'atterraggio. Per oltre un'ora all'aeroporto si è rimasti in apprensione non sapendo che fine avesse fatto il gio¬ vane toscano. «Questo tipo di paracadute, particolarmente ampio e dotato di speciali congegni, è molto sicuro e consente attcrraggi senza danni anche ai più inesperti» spiegano all'Accademia. Ma più il tempo passava, più l'assenza del para faceva crescere l'ansia. Qualcuno poi ha telefonato all'ospedale, che dista poche centinaia di metri dall'aeroporto: lì hanno confermato che il para era al Pronto Soccorso in buone condizioni. E' stato lui stesso a rassicurare i compagni che lo hanno immediatamente raggiunto: «Non mi sono accorto di nulla nemmeno al momento dell'impatto nel cemento. Ho sentito che qualcuno mi scuoteva e mi dava schiaffetti sul viso. Solo allora mi sono svegliato». A tentare di rianimarlo erano gli sconcertati muratori, che stavano lavorando all'ospedale e hanno visto il paracadutista cadere, [s. m.]
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