Grauso in procura
Grauso in procura Grauso in procura «Vengo a costituirmi» Igiudici: una boutade PALERMO. Dice Grauso: «Sono venuto a costituirmi, la sentenza di condanna è già stata emessa, l'ho letta su un giornale». Replica il pm Ingroia: «E' una boutade per i giornalisti, sa benissimo che non c'è alcun provvedimento restrittivo nei suoi confronti». Il faccia a faccia, durato 20 minuti, tra Niki Grauso e i pm di Palermo che lo hanno ricevuto a palazzo di Giustizia si chiude con queste battute offerte ai giornalisti in attesa, spia di un clima che entrambi, indagato e pm, hanno alla fine sdrammatizzato. Non è stato un interrogatorio, ha precisato alla fine Ingroia, né poteva esserlo, per l'assenza del difensore di Grauso, ma solo uno scambio di battute. L'editore sardo ha esordito con i cronisti attaccando la Procura: «Mi sembra che le regole del processo siano saltate, le fughe di notizie sono consegne di notizie da parte di magistrati per consolidare un certo punto di vista, la sentenza di condanna prima del regolare processo». «E visto che sul giornale ho letto della condanna già emessa dalla procura di Palermo nei miei confronti - ha proseguito l'editore - sono venuto a sottolineare come in casi come questi sia necessario un mandato di cattura». Alla fine, però i toni si sono ammorbiditi e Grauso ha ammesso che l'incontro appena concluse era stato cordiale ed ha aggiunto che «sul piano personale questa contrapposizione mi dispiace, ma ognuno ha il diritto di tutelare la propria immagine». [Ansa]
Persone citate: Grauso, Ingroia, Niki Grauso
Luoghi citati: Palermo
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