l'Osservatore Romano

l'Osservatore Romano l'Osservatore Romano «L'ostaggio è una vittima non fatene un colpevole» CITTA' DEL VATICANO. 11 rilascio di Alessandra Sgarella rappresenta una gioia così grande da non poter essere offuscata da una «irrispettosa ridda di ipotesi sulla sua liberazione». E' quanto commentava ieri l'«Osservatore Romano» che chiede più rispetto per i rapiti ed i loro familiari. Riferendosi a quelli che si definiscono i «presunti misteri legati al rilascio» il giornale vaticano nota che sembra quasi «che la vittima diventi colpevole per il fatto stesso di essere tornata in libertà, perché non si sa ancora come ciò sia accaduto». «Non vorremmo che alla fine chi ha sofferto scrive il quotidiano della Santa Sede - debba persino scusarsi o addirittura vergognarsi per l'obiettivo raggiunto». E se è necessario fare «chiarezza qualora ci siano fatti di pertinenza della magistratura», conclude l'Osservatore, è altrettanto necessario che «tutto venga fatto con il dovuto rispetto verso le persone protagoniste della drammatica vicenda, ricordandosi che esse sono e restano comunque le vittime di quanto accaduto». E senza dimenticare - conclude il giornale Vaticano - che alla fine l'obiettivo prioritario in queste dolorose vicende è la tutela della vita umana e che quindi la liberazione di un ostaggio è sempre e comunque da considerare una vittoria». [Asca]

Persone citate: Alessandra Sgarella

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano