«Unità a sinistra»
«Unità a sinistra» «Unità a sinistra» II leader Ds: Bertinotti è un uomo ragionevole ROMA. A Foggia per la festa dell'Unità dedicata all'agricoltura, Massimo D'Alema risponde alle domande dei cronisti e si dice «abbastanza sereno» sul futuro del governo Prodi. «Non c'è burrasca: ci sono dei grandi problemi perché, indubbiamente, siamo anche in un momento di crisi e instabilità economica internazionale, che non potrà non avere ripercussioni in Europa e nel nostro Paese. Poi ci sono i problemi del Mezzogiorno e dell'occupazione, che sono altrettanto grandi. Ma credo che il governo abbia dimostralo l'autorevolezza necessaria per affrontare i problemi che si presentano». Il segretario dei ds entra quindi nel merito dei nodi dell'autunno e coglie l'occasione per appoggiare il «patto Ciampi», la nuova fase della concertazione che continua a raccogliere consensi anche nella Confindustria. «Il punto che considero decisivo - dice D'Alema è che si rilanci il patto sociale. Non credo che la cosa fondamentale sia il gioco della politica. Ritengo che la cosa più importante sia ricostruire le condizioni di una collaborazione tra le grandi forze sociali del Paese: mondo del lavoro e mondo delle imprese - non solo la Confindustria ma anche l'impresa agricola e quella minore. Le grandi forze produttive devono collaborare per lo sviluppo e l'occupazione. E spetta al governo aiutare questa collaborazione». Resta l'incognita di Rifondazione Comunista. «Al limite bastano i voti di Cossutta», aveva confidato l'altro giorno D'Alema. Una considerazione oggettiva e puramente numerica che aveva tuttavia alimentato il so¬ spetto che il segretario della Quercia vedesse di buon occhio una scissione di Prc. D'Alema aveva smentito. Ora sottolinea il rapporto costante (e faticoso) col segretario del secondo partito della sinistra e si mostra fiducioso che alla fine il dissenso si ricomporrà. «Con Bertinotti vogliamo il dialogo - spiega infatti il leader diessino -. Abbiamo discusso già a giugno e luglio, abbiamo avuto una verifica, abbiamo votato insieme la fiducia al Presidente del Consiglio. Adesso pare che Bertinotti voglia una nuova verifica, continueremo a discutere, ci vuole molta pazienza». L'altro ieri alla riunione del coordinamento dell'Ulivo D'Alema ha rintuzzato con Prodi le ipotesi di Marini a favore di un'eventuale sostituzione dei voti di Prc con quelli dell'udr. D'Alema è convinto che non ve ne sarà bisogno. «Io ho fiducia nell'unità delle forze democratiche e di sinistra. E credo che gli elettori di Rifondanone (che sono molti) vogliano, come gli elettori del nostro partito, l'unità della sinistra e un governo che affronti i problemi. Se si domandasse agli italiani se vogliono la crisi di governo - conclude - pochissimi risponderebbero di sì. Io ho fiducia che Bertinotti terrà conto della volontà degli italiani, perché in fondo è un uomo ragionevole anche lui». [m. g. b.] li segretario del Pds Massimo D'Alema
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