D'Antoni al governo: così non va
D'Antoni al governo: così non va D'Antoni al governo: così non va «Non cambio idea sullo sciopero». Treu: non serve «Abbiamo cominciato col piede giusto e adesso cerchiamo di continuare. Il governo sta lavorando per soddisfare le richieste delle parti sociali in modo che non sia necessario il ricorso al conflitto», dice il ministro del Lavoro Tiziano Treu, visibilmente soddisfatto, all'indomani della presentazione a Confindustria e sindacati della bozza sulla concertazione. Treu lancia così un chiaro messaggio a Sergio D'Antoni, entrambi a Loano alla conferenza della Cisl milanese. Ma D'Antoni resta critico nei confronti del governo e sempre convinto del'efficacia dello sciopero generale per lo sviluppo e il lavoro: «Non cambio idea», insiste. Il leader della Cisl ha spiegato la sua posizione che non è negativa rispetto alla concertazione, ma al clima «d'incertezza» creato da Rifondazione «che non porta a risultati». Nessuna bocciatura quindi del testo avanzato da Treu «su cui si può lavorare per raggiungere un'intesa di rilancio all'accordo di luglio». Peccato però che «ci sono le reazioni scomposte dentro la maggioranza, come quelle di Bertinotti», spiega D'Antoni. Treu cerca di tranquillizzare il leader della Cisl, ma anche imprenditori e sindacati che «giustamente vogliono vedere qualche obiettivo concreto». Il ministro del Lavoro è intervenuto anche sulla bocciatura della sua proposta da parte di Bertinotti. «Noi abbiamo il nostro orientamento, siamo come sempre disposti a discutere - ha ribadito Treu - però le linee le abbiamo verificate a metà luglio. Il rafforzamento della concertazione è una linea sempre sostenuta dalla maggioranza». Il pessimismo di D'Antoni resta per ora una voce isolata. «Ho fiducia nel rispetto degli impegni presi dal governo», dice Pietro Larizza, in una intervista che l'Avanti pubblica oggi. Il leader della Uil mette però in guardia governo e imprenditori «se non venissero rispettati gli impegni». E sul nuovo patto sociale proposto da Ciampi, Larizza chiarisce: «no a una proposta che vincola il sindacato e lascia libere le imprese». E' un coro di commenti positivi quello degli imprenditori presenti a Cemobbio. «Ma ora dal principio bisogna passare ai fatti», esorta la presidente dei giovani industriali Emma Marcegaglia, augurandosi che dal sindacato non sorgano «pregiudiziali sulla flessibilità». Anche il direttore generale di Confindustria, Innocenzo Cipolletta, conferma il clima sereno del primo appuntamento tra governo, Confindustria e sindacati. E spiega che cosa la Confindustria intende per flessibilità: «un sistema con forte estensione dei contratti a termine, possibilmente rinnovabili, e concessioni sul fronte salariale». Pronta la replica di Treu da Loano. La sua ricetta: «Fare di più per migliorare la struttura del costo del lavoro, rendendolo più flessibile e riducendo gli oneri impropri». Ma la richiesta degli industriali di avere libertà sui licenziamenti per fare nuova occupazione, è per Treu solo «un alibi». Le diverse posizioni troveranno un punto d'incontro? Marco Tronchetti Provera, presidente e amministratore delegato di Pirelli, è ottimista: «Le parti sociali, sindacati, imprese e governo, sanno che ci sono delle opportunità da cogliere. Il tavolo, quindi, si apre con una volontà costruttiva». [st ci Il segretario della Cisl Sergio D'Antoni
Luoghi citati: Loano
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