Cade l'elicottero di Del Vecchio

Cade l'elicottero di Del Vecchio Padova: colpa della nebbia. Infortunato anche il vicepresidente Luxottica Cade l'elicottero di Del Vecchio Ferita una delle figlie del «re degli occhiali» PADOVA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'elicottero della Luxottica, la fabbrica di occhiali bellunese di Leonardo Del Vecchio, è precipitato da una decina di metri di altezza, mentre tentava di raggiungere nella nebbia l'aeroporto di Padova. Nell'incidente sono rimasti feriti la terza dei quattro figli del titolare, Paola, una vertebra fratturata, il vicepresidente Luigi Francavilla, frattura di due vertebre, e i piloti Stefano Benassi e Tiziano Colussa. Il copilota è già stato dimesso, gli altri tre sono stati ricoverati con prognosi che vanno dai 15 giorni per il pilota ai 30 della donna, fino ai 60 per il vicepresidente. Fuori del reparto stazionano due vigilantes che non fanno passare nessuno. I bollettini sono scarni, e non dicono neppure il nome dei pazienti che già tutti sanno. I parenti e gli amici sono gli unici ammessi. Il velivolo, un Sikorsky dei '93 da 6 miliardi, è da buttare. «Erano almeno due minuti, che sentivo il rotore come se l'elicottero fosse fermo a mezz'aria. A un tratto è sbucato dalla nebbia. Sarà stato a 20 metri da terra. Improvvisamente si è trovato davanti i cavi dell'alta tensione, si è abbassato per evitarli, ha cercato di riprendere quota ma è caduto di pancia, schiantandosi in un campo di soia». Così Walter Paccagnella racconta l'incidente avvenuto alle 8.30 alla periferia di Padova, quando mancava un chilometro in linea d'aria all'aeroporto. L'uomo è corso sul punto dell'impatto, ha aperto la portiere e si è sentito chiedere dal pilota: «Dove siamo?». «A Padova», ha risposto sbalordito. «Ce l'ha un estintore?». «Sissignore». «Vada a prenderlo e chiami soccorso». E' tornato in casa, ha telefonato, e descrive così la scena: «A bordo qualcuno si lamentava per il dolore, ma era chiaro che non era successo nulla di grave. Sono tornato con l'estintore, ma non è servito. Poco dopo sono arrivati i carabinieri, la polizia e le ambulanze». «Oggi ho imparato a volare», scherza dal suo letto d'ospedale Paola Del Vecchio, carattere forte, come il padre. Basti pensare che Leonardo Del Vecchio, il cavaliere del Lavoro nel'91 risultato il primo contribuente italiano con 13 miliardi denunciati, non ha mai voluto lasciare Agordo, dove ci sono i sei stabilimenti di occhiali. Un'azienda, la Luxottica, che nel '97 ha fatturato 2770 miliardi con un utile netto di 250, fondata nel '61 e quotata a Wall Street dal '90. Il gruppo si è allargato investendo con i Benetton in catene di servizi, dagli autogrill all'Euromereato, fi¬ no a fare il salto di qualità dell'acquisizione negli Usa della U.S. Shoe, società che opera nella distribuzione al dettaglio nei settori ottico, dell'abbigliamento e delle calzature. Senza contare la «cassaforte» di famiglia, la holding Leonardo di cui sono azionisti anche i quattro figli, compreso l'ultimo che ha appena due anni, e che fattura 6 mila miliardi, inclusi i supermercati GS, i gelati Sanson e il marchio di occhiali Persol. • Per fare fronte alla necessità di spostamenti rapidi, il «re Mida del Cadore» che non ha voluto lasciare le sue montagne si è concesso il lusso di un aereo Gulf Stream e del Sikorsky, che è considerato il migliore, con un autopilota capace di farlo restare librato a 50 piedi da terra, fermo in attesa che si risolva l'eventuale problema. Come quello della nebbia di ieri, sopra il campo di soia. Sull'incidente la procura padovana ha aperto un'inchiesta. Mario Lollo L'elicottero Sikorsky della (amiglia Del Vecchio si è schiantato nei pressi dell'aeroporto di Padova

Persone citate: Del Vecchio, Leonardo Del Vecchio, Luigi Francavilla, Mario Lollo, Mida, Stefano Benassi, Tiziano Colussa, Walter Paccagnella

Luoghi citati: Agordo, Padova, Usa