Torna l'allarme rosso nei cieli del Giappone

Torna l'allarme rosso nei cieli del Giappone PACIFICO Tokyo protesta e blocca gli aiuti economici e umanitari. Pyongyang: una questione di nostra sovranità Torna l'allarme rosso nei cieli del Giappone La Corea del Nord sta per lanciare un nuovo missile balistico TOKYO. Il Giappone è in allerta per il lancio di un secondo missile nordcoreano dopo che quello di lunedì ha sorvolato il suo territorio, mentre il chiuso stato stalinista, in preda a fame e carestia per cui rinnova appelli ad aiuti internazionali, si prepara a grandiosi festeggiamenti per l'ascesa nei prossimi giorni del suo leader Kim Jong II a capo dello Stato. Il capo della segreteria del governo, Hirmo Nonaka, ha dichiarato che l'esecutivo è in possesso di informazioni secondo cui Pyongyang si appresta a un secondo lancio per sabato o mercoledì. Sabato l'assemblea del popolo dovrebbe far ascendere a capo dello. Stato Kim Jong II, figlio di Kim II Sung, leader del Paese per quasi mezzo secolo, morto nel '94. Il suo erede ha avuto la carica di capo delle forze armate e, nell'ottobre scorso, quella di capo del partito. Mercoledì 9 settem¬ bre ricorre invece il cinquantesimo della fondazione della repubblica popolare. Il lancio di lunedì, che ha innescato tensioni nell'area, viene interpretato come manifestazione di forza per la nomina del rampollo dello scomparso dittatore, destinata a ripetersi nei prossimi giorni anche per suscitare spirito nazionalistico tra la popolazione oppressa da fame e carestia oltre che dal sistema autoritario. Per la nomina a capo del partito la preparazione fu poetica e surrealistica: grandi annunci di fenomeni soprannaturali, come fioriture in pieno autunno, sereni tramonti in mezzo alle tempeste su monti sacri alla mitologia, pesche miracolose per felici pescatori. Adesso si mostrano i muscoli con missili di maggiore potenza rispetto a quelli di cui si sapeva il Nord fosse in possesso. Secondo esperti militari quello lanciato lunedì era un Taepo- Dong 1, con gittata di duemila chilometri, mentre i precedenti Rodong arrivavano a 600. E' un missile a tre stadi, e non a due come era stato detto lunedì: il primo è caduto nel Mar del Giappone; il secondo, dopo aver sorvolato l'isola di Honshu, la maggiore e più popolata dell'arcipelago, nel Pacifico; il cono è finito anch'esso nel Pacifico a 600 chilometri dalle coste giapponesi. Dopo la dichiarazione del governo sull'imminente lancio l'agenzia di Difesa ha annunciato che le forze nipponiche sono state messe in stato di allerta. In allerta anche le forze della Corea del Sud, mentre satelliti americani rilevano i preparativi di lancio nel Nord. Tokyo ammonisce che un secondo lancio sarebbe inaccettabile e intanto, in risposta al primo, ha proibito i voli commerciali tra i due Paesi, si è ritirata dai negoziati per normalizzare le relazioni, ha sospeso gli aiuti umanitari e i piani di aiuti finanziari. Il Nord, dopo aver taciuto, mercoledì sera ha rotto il silenzio denunciando, senza parlare del missile, «scomposte reazioni giapponesi su questioni di nostra esclusiva sovranità». Ignorando gli allarmi suscitati, il Nord rinnova appelli ad aiuti internazionali per la fame del suo popolo. Un esponente governativo dichiara che la ca¬ restia che da due anni affligge il Paese si è aggravata per recenti inondazioni, e che sono urgenti donazioni di riso e derrate, date le fosche prospettive dell'agricoltura anche per frane e tifoni con vari morti. Secondo una delegazione americana che di recente ha visitato il Paese, negli ultimi tre anni si sono avuti tra i 600 mila e i due milioni e 400 mila morti per le carestie. Fernando Mozzetti Nei prossimi giorni Kim Jong II diventerà presidente di un Paese alla carestia Il leader nordcoreano Kim Jong II

Persone citate: Fernando Mozzetti, Kim Ii Sung, Kim Jong Ii

Luoghi citati: Corea Del Nord, Corea Del Sud, Giappone, Tokyo