Il rublo vincolato al dollaro

Il rublo vincolato al dollaro LA TERAPIA ARGENTINA Il rublo vincolato al dollaro Oggi Vannuncio di un piano «sensazionale» MOSCA NOSTRO SERVIZIO In cerca di una soluzione al collasso economico, la Russia volge lo sguardo oltreoceano. Dalla lontana Buenos Aires a Mosca è stato chiamato Domingo Cavallo, il padre del «miracolo argentino» e maestro della lotta all'inflazione. Ieri il piano di salvataggio, creato dall'ex ministro dell'Economia argentino insieme con altri esperti occidentali, è arrivato sul tavolo di Viktor Cernomyrdin. E, secondo diverse fonti vicine al governo, sarà proprio questo il programma «sensazionale» che il premier designato rivelerà oggi ai senatori e ai deputati della Duma. L'idea è venuta a Boris Fiodorov, vicepremier e capo del fisco nel governo Kirienko. Noto come ultraliberista, è oggi l'unico dei «tecnici» liberali rimasto accanto a Cernomyrdin. Una settimana fa il neopremier ha affidato a Fiodorov l'incarico di formare un gruppo di lavoro per sfornare in pochi giorni un programma che dovrebbe salvare l'economia russa ago- ni zzante. Un lavoro che però ha stentato a partire: il potere era in cerca di un accordo con l'opposizione parlamentare e l'idea di un governo di coalizione, comunisti compresi, era all'ordine del giorno. Ma da lunedì gli esperti economici reclutati da Fiodorov si sono messi al lavo¬ ro e hanno prescritto alla Russia la «ricetta argentina». Secondo le indiscrezioni pubblicate ieri dai giornali russi, alla base del nuovo programma di Cernomyrdin ci sarebbe infatti in primo luogo quella dell'«amministrazione valutaria». In altre parole, secondo quanto anticipato dallo stesso Boris Fiodorov, il rublo verrà vincolato strettamente al dollaro. E, per garantire la salvezza della moneta nazionale, che ormai perde valore letteralmente di ora in ora, la massa monetaria in circolazione dovrà corrispondere alle riserve di oro e di valuta di cui dispone il Paese. Non un rublo di più. La stessa misura, del resto, era stata proposta da un altro mago della finanza, George Soros, qualche giorno prima che il governo Kirienko decidesse la svalutazione del rublo. Resta da capire come farà la Russia che attualmente ha nei forzieri della Banca Centrale appena 10 miliardi di dollari - a garantire questa operazione. Secondo i calcoli più modesti, per applicare la «ricetta argentina» Mosca ha bisogno di almeno 25 miliardi di dollari. Soros proponeva di colmare questa voragine con i soldi del G7 e del Fondo monetario internazionale. Ma le dichiarazioni più che prudenti sui nuovi aiuti alla Russia, venute in questi ultimi giorni dall'Occidente, rendono questa ipotesi abbastanza improbabile. li piano di Fiodorov-Cavallo, come è già stato battezzato dai giornali, non si ferma però qui. Il nuovo programma del governo prevede l'abbandono del rublo a se stesso, in attesa che la caduta libera si fermi da sola. Una soluzione che, secondo alcuni commentatori, sarà ancora più dura per la popolazione della «terapia shock» applicata nel '92 da Egor Gaidar. Viktor Cernomyrdin a questo punto si trova davanti a un drammatico dilemma, non solo economico, ma politico. Sul suo tavolo ieri sera c'erano due programmi: quello della Duma, con inflazione, protezionismo, nazionalizzazioni, e quello di Fiodorov, con la svalutazione del rublo e privatizzazioni a valanga. Accettare il primo significa - forse - farsi approvare dalla Duma; che sicuramente boccerà il secondo, anche a prezzo di farsi sciogliere. Ma il ritorno a una linea di rigidità finanziaria, con un'inflazione molto contenuta, potrebbe restituire alla Russia la fiducia - e i soldi - del Fmi. Anna Zaf esova L'ex ministro dell'Economia argentino Domingo Cavallo chiamato a consulto da Eltsin e Cernomyrdin per fermare la caduta libera del rublo

Luoghi citati: Buenos Aires, Mosca, Russia