L'MD11, nato per battere il Jumbo

L'MD11, nato per battere il Jumbo UNA MACCHINA AFFIDABILE L'MD11, nato per battere il Jumbo Nel mondo 170 esemplari, mai un incidente LJMDl 1 era il fiore all'oc™ chiello della McDonnell Douglas, l'aereo con cui alla fine degli Anni 80 la società di Long Beach (Los Angeles) aveva affidato tutte le sue chances nel settore dei velivoli di lungo raggio. E infatti il nuovo trireattore aveva avuto un discreto successo di vendita ed era stato acquistato anche dall'Alitalia, che ne ha in linea una decina. Con i suoi tre motori, due sotto le ah e uno in coda che gli danno un aspetto inconfondibile, può coprire senza scalo rotte fino a 13 mila chilometri portando, secondo le diverse configurazioni, da 280 fino a 410 passeggeri. Derivato dal vecchio DC10, a differenza del suo predecessore, che era stato protagonista di una serie impressionante di sciagure, fino all'altra sera non aveva avuto incidenti di rilievo. Nel radicale rifacimento la fusoliera era stata allungata, era aumentata la capacità dei serbatoi di carburante e quindi la capacità di carico e l'autonomia, erano stati adottati motori più potenti, erano state ridisegnate le ah aggiungendo le caratteristiche «winglet», alette verticali poste all'estremità delle ali che avevano migliorato l'aerodinamica, e soprattutto era stato interamente cambiato il cruscotto. Pur conservando i comandi tradizionali invece di quelli <dìy by wire» adottati dagli Airbus e dai Boeing dell'ultima generazione, l'MDll ha tutte le funzioni di pilotaggio concentrate su sei display che alleggeriscono il lavoro dei piloti e ne consentono il pilotaggio a due sole persone. Per queste ragioni un pilota lo definisce un aereo «abbastanza sofisticato e molto affidabile». L'MDll è un «wide body», cioè è un velivolo a fusoliera larga, è lungo 61 mètri, ha un'apertura alare di 51, l'altezza alla sommità della deriva è di 17 metri, corrispondente al quarto piano di un palazzo. Al momento dell'uscita sul mercato era l'unico concorrente del Boeing 747 poiché, con i suoi tre motori, era autorizzato a sorvolare gh oceani, mentre i bimotori dell'Airbus e della stessa Boeing non lo potevano fare. Il suo mercato, però, si è gradualmente ristretto a mano a mano che i bireattori venivano abilitati a sorvolare gh oceani. Per questo la Boeing, che ha assorbito la McDonnell Douglas, ha deciso di interromperne la produzione,, alla quale partecipava per una piccola quota l'italiana Alenia. Gh ultimi esemplari saranno probabilmente quelli ordinati dalla tedesca Lufthansa, che li utilizzerà per il trasporto merci. Come valutano l'MDll i piloti? Il comandante Menico Snider, portavoce dell'Anpac, l'Associazione dei piloti commerciali italiani, ricorda che il trireattore della McDonnell Douglas ebbe quanche problema di «den- tizione» quando, appena entrato in servizio, mostrò consumi notevolmente più elevati di quelli promessi dal costruttore; alcune compagnie minacciarono di rescindere i contratti già firmati; la Casa costruttrice, però, mise all'opera gh ingegneri che, cambiato il software di alimentazione dei motori, eliminarono il problema. Da quel momento i circa centosettanta MD11 in servizio in tutto il momdo non si sono fatti notare se non per la loro regolarità di funzionamento. Questa tragedia è un oscuro mistero. Le fonti americane delineano uno scenario che, fino ad un certo punto, è estremamente lineare: il comandante comunica a terra di avere un'avaria a bordo (fumo nella cabina di pilotaggio) e inizia la procedura codificata per un atterraggio di emergenza: scarica il carburante per alleggerire l'aereo e portarlo al peso massimo consentito per l'atterraggio (che è notevolmente inferiore al peso di decollo), e punta sullo scalo più vicino. C'erano tutte le condizioni Erede del DC-10 (che aveva dato gravi problemi) è stato acquistato anche dall'Alitalia Il comandante Snider portavoce dell'Anpac: il fumo in cabina? Forse un corto circuito

Persone citate: Erede, Menico Snider, Snider

Luoghi citati: Los Angeles