I veri Full Monty? Sono californiani
I veri Full Monty? Sono californiani Arrivano in Italia gli otto giovanottoni maestri dello strip I veri Full Monty? Sono californiani BERLINO. «I full monty? Certo che mi è piaciuto, ma quelli erano dilettanti. Sicuro, hanno reso popolare il genere in Europa. Ma in America lo strip maschile è un genere di spettacolo vivo da anni, molto prima che si vedesse "Full monty". Pensi ai Chippendale's. Ormai fanno parte della storia». Tyler, 27 anni, nato a Los Angeles, Beverly Hills, ha una laurea in scienza delle comunicazioni, un corpo statuario e le idee chiare: «Perché faccio lo stripper? Quanti altri lavori le vengono in mente che facciano viaggiare per tutto il mondo, vedere magnifiche città, alloggiare in ottimi albergi, e che ti paghino profumatamente? E per di più con migliaia di donne che gridano al solo vederti in palcoscenico?». Risposta hofillizata? Seria e professionale come i levigati corpi dei California Dream Men, gli otto stripper che mandano in visibilio le signore di Berlino da quando sono approdati allo Schiller Theater. Prima, a maggio, hanno profanato il palcoscenico parigino della Folies Bergère mostrando il nudo maschile, pettorali a balconcino, ventre a tavoletta di cioccolato e vergogne in evidenza, nel tempio delle donnine «à poil». E adesso arrivano a Milano: dal 18 settembre in esclusiva italiana allo Smeraldo. Ma guai a dirgli che sono semplicemente otto giovanotti ben messi che si mettono a nudo. «Il nostro è uno spettacolo complesso: musica, canzoni, balletti e strip. Molto ricco. Oltre a noi ci sono otto ballerini e due cantanti. I ballerini si spogliano, gli stripper ballano, tutti cantano. C'è chi viene perché ama la danza, chi la musica, chi la ginnastica, non solo per lo strip». Sarà, ma il miele che attira le mosche è certamente il fatto che al termine di ogni numero uno di loro va in proscenio e al ritmo battente deÙa musica si spoglia completamente. E non per niente la pubblicità berlinese dello spettacolo precisa: «Frauen sitzen im Parkett, Mann or auf dem Ring» (Signore in platea, signori in galleria). «Ma nessuno nega che lo strip è al centro dello spettacolo. Anzi - precisa subito Tyler - Mi piace l'idea di fare felice la gente mostrandomi nudo. E' accitante vedere schiere di donne che gridano, si dimenano. Senti di farle febei e sei felice anche tu. E tutto questo perché tu ti muovi in palcoscenico, ancheggi e poco per volta ti spogli. E' un'eccitazione indicibile!» Eccitazione? In che senso? «Beh dipende dalle sere, dallo stato d'animo, dal tipo di donna che ti viene a vedere, ma si può andare anche molto in là». E' difficile allora pensare che le donne accorrano per un bel corpo che si muove in modo sexy e non perché sanno che fra un momento scenderanno gli slip e si vedrà tutto. E lui si avvicinerà, trascinerà una di loro in palcoscenico e insieme mimeranno qualcosa di spinto. Ma qui Tyler fa retromarcia e recupera le ragioni artistiche: «Ma no, lo show è articolato, non c'è solo il nudo. Ogni donna ha il suo desiderio, la sua fantasia, noi dobbiamo incarnare queste fantasie, tutto qui. Certo, la maggior parte delle fantasie delle donne che vengono lì riguarda il sesso e noi facciamo vedere anche quello». Lui, Tyler, per esempio, incarna la fantasia del surfer, il biondo da spiaggia americano alla «Bay Watch». Il corpo se lo è costruito in ore e ore di ginnastica da quando aveva venti anni. «Draglie per sviluppare i muscoli? Assolutamente no. Solo fatica». E dopo la ginnastica? «Danza moderna, hip hop. Ho fatto video musicali, pubblicità televisiva. Poi un giorno sono andato a New York ho fatto un provino ed eccomi qui». Non sarà il lavoro della vita ovviamente: «Lo farò sino a quando la gente sarà felice di vedermi. Verso i trent'anni conto di chiudere e di lavorare nel mondo della comunicazione. Alla tv». Per ora tutte le sere va in scena a impersonare il surfer. Ma come? «Vestito da spiaggia: calzoncini maglietta, sandali che levo danzando al ritmo della musica. E intanto lecco un lollipop (lecca lecca)». Quando si dice la scienza delle comunicazioni. Sergio Trombetta Parla Tyler, biondo e statuario: «Cantiamo, balliamo, ci spogliamo, perché così facciamo felici le donne» I California Dream Men vicino alle Folies Bergère Gli strippar californiani sono diventati un cult in tutto il mondo Il 18 settembre, arriveranno in Italia e si esibiranno a Milano
Persone citate: Dream, Full, Mann, Schiller, Sergio Trombetta
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