Mossa viennese per Telecom di Luigi Grassia

Mossa viennese per Telecom Offerta per il 25% di Telekom Austria, tutto bene con C & W Mossa viennese per Telecom Rossignolo: pronto il piano industriale ROMA. Si avvicina il consiglio di aniministrazione che dovrà varare il piano industriale per gli anni 1999-2001, e Telecom Italia fa una mossa a Vienna proponendosi come acquirente del 25% di Telekom Austria, società controllata dalle locali Poste. Poi, per dimostrare che il gruppo è giunto al momento delle scelte decisive, ieri il presidente Rossignolo ha illustrato le strategie al rninistro delle Comunicazioni Maccanico e fonti della società hanno confermato che nel colloquio di qualche giorno fa a Bologna tra lo stesso Rossignolo e Prodi si è discusso dei progressi nell'accordo con Cable and Wireless. Intanto Telecom viene selezionata nel ristretto novero dei candidati finalisti all'European Quality Award, il più importante riconoscimento continentale per le imprese, che premia qualità del management e ((business performance». L'atteso piano industriale di Telecom Italia dovrebbe vedere la luce il 25 settembre, assieme alla relazione semestrale. Conterrà importanti novità anche ri- guardo al piano Socrate e al Dect, che sono, rispettivamente, il programma di cablatura nazionale (bloccato a metà) e il «telefonino di città» Dect che non è decollato. Fonti della società sottolineano che «si prevede un grande sviluppo nei servizi a larga banda, Internet, tv digitale, trasmissione dati, e in tale quadro anche questi due programmi meriteranno un rilancio: Socrate perché i 600 mila chilometri di cavi in fibra ottica già collocati lo rendono prezioso, il Dect perché non esaurisce le sue po- tenzialità col servizio "Fido" ma potrà amplificarle grazie alla doppia modalità Dect-Gsm». Tornando all'espansione internazionale, l'offerta per il 25% di Telekom Austria fa parte di un piano complessivo di penetrazione del gruppo di Rossignolo nell'Europa danubiana e balcanica. Telecom Italia è presente nella Repubblica Ceca, in Serbia, in Grecia e altrove (fuori area, proseguendo verso Est, nell'ex Urss fino all'Uzbekistan). Giorni fa il gruppo ha confermato il suo interesse per il 35% del gestore romeno RomTel, insieme alla Kpn olandese. Nel '97, a Vienna, Telecom aveva acquisito il 25% di Mobilkom, che della società austriaca è l'unità di telefonia mobile. Per Telekom Austria il governo viennese ha ricevuto, oltre all'offerta italiana, una da Deutsche Telekom e un'altra da Ameritech, ma i tedeschi si sono ritirati lasciando a confrontarsi soltanto italiani e americani. La decisione austriaca è attesa per metà settembre. Intanto Telecom ha confermato le indiscrezioni, circolate nei giorni scorsi, secondo cui il presidente Gian Mario Rossignolo ha detto a Prodi che tra Telecom Italia e Cable and Wirelss prosegue la messa a punto del ((business pian» delle due società miste, finalizzate all'integrazione a livello mondiale, rispettivamente, di reti e servizi, la cui costituzione era stata decisa in primavera, con l'accordo preliminare tra i due gruppi. E' stato però smentito che con C & W si proceda a scambi azionari e che si sia parlato di alleanze col gruppo americano General Telephone & Electronics. A livello internazionale la notizia più grossa di ieri è stata la firma di una partnership strategica tra C & W e la Ibm: il gruppo Usa fornirà a quello britannico il servizio di assistenza ai clienti, quello di fatturazione e il supporto tecnico via Internet. Il contratto frutterà a Ibm 3 miliardi di dollari in dieci anni. Nell'incontro tra Rossignolo e Prodi non sarebbe stato toccato il capitolo della tv digitale. Fonti della società hanno anche smentito che lo stesso Rossignolo avesse in programma di vedere Murdoch, ieri in Italia per incontrare i vertici di Mediaset. Prima dell'estate indiscrezioni su contatti col magnate australiano per l'ingresso nella piattaforma digitale avevano suscitato reazioni negative in Rai e nel governo. Luigi Grassia II presidente della Telecom Italia Gian Mario Rossignolo