Iva evasa, in testa Lombardia e Lazio

Iva evasa, in testa Lombardia e Lazio FISCO I Ogni controllo sui «Brambilla» frutta 141 milioni, il triplo del Veneto Iva evasa, in testa Lombardia e Lazio Nelle due regioni concentrato il 50% del «nero» ROMA. Lombardia e Lazio valgono da sole la metà dell'intera evasione Iva individuata in un anno in Italia. In particolare la Lombardia rappresenta per il Fisco una vera e riserva di caccia nel recupero delle imposte sugli affari: un singolo controllo Iva sui contribuenti lombardi frutta in media all'Erario 141 milioni, il triplo di un'analoga verifica svolta in Veneto, il quadruplo di un controllo fatto in Toscana ed addirittura 14 volte più di quanto gli ispettori riescano a recuperare mediamente con una visita ad un contribuente molisano. Dai dati, contenuti nelle statistiche elaborate dal ministero delle . inanze sui controlli Iva effettuati nel 1997, emerge che in media ogni controllo sui contribuenti italiani consente di individuare 53 milioni di Iva nascosta al Fisco. Ad incidere sulla media sono però gli accertamenti di Lazio (109,4 milioni a controllo) e Lombardia (141,2 milioni) ai qua¬ li non riescono a fare da contrappeso i ((poveri» recuperi di Iva in Basilicata (14,6 milioni), Calabria (14,2 milioni), Molise (10,4 milioni). Così il bottino di 4097 miliardi di imposte evase, ma individuate nei controlli Iva del '97, è per metà dovuto a queste due regioni: 1236 miliardi alla Lombardia, 885 miliardi al Lazio. La diversa ricchezza economica delle regioni è solo una delle ragioni dei differenti «incassi da evasione» individuati dal Fisco. Nelle tabelle del ministero delle Finanze elaborate sulla media degli incassi per singolo controllo, il divario economico tra Nord e Sud non è sempre una chiave sufficiente a leggere i dati. Difatti la Campania (con 59,2 milioni evasi di Iva scoperti in media per ogni controllo) supera il Veneto (52 milioni); l'Umbria (con 43 milioni per controllo) mostra più evasione del Piemonte (39,1 milioni); la Puglia (27,1 milioni) del¬ la Toscana (26,1 milioni). A primeggiare per evasione dopo Lazio e Lombardia c'è, al terzo posto ma sensibilmente distanziata, la Campania con 59,4 milioni. Seguono il Veneto (52,5 milioni), 1' Emilia Romagna (45,3 milioni), l'Umbria (43,9 milioni) e il Piemonte (39,1 muioni). In media, ogni verifica consente di individuare 53,9 muioni di Iva nascosta al Fisco, ma come è ovvio non tutti i tipi di controllo hanno la stessa efficacia. A sorpresa, le ((verifiche parzia li» (mirate ad un singolo aspetto del contribuente) consentono in media un recupero di 98,7 milioni contro i 72,7 milioni delle «verifiche generali», più lunghe e costose. Consente recuperi minori, invece, l'invio di questionari (12,9 milioni) o la convocazione del contribuente (12,5 muioni) mentre multano comunque efficaci, anche se poco sfruttate, le indagini bancarie (36 milioni di recupeI ro in media). [Ansa]

Persone citate: Brambilla, Veneto Iva