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Snia Bpd, il titolo sale sospinto dalle voci (+9%) Snia Bpd, il titolo sale sospinto dalle voci (+9%) MILANO. Si riaccendono i riflettori della Borsa sulla Snia Bpd. I titoli del gruppo chimico hanno corso per tutta la seduta per concludere con un balzo finale dell'8,87% a 2185 lire. A sostenere le azioni, che non sono tuttavia riuscite a tornare al prezzo del collocamento (2200 lire), hanno contribuito le voci su un interesse della Cir di Carlo De Benedetti per il gruppo chimico, che ha fra i maggiori azionisti la Gemina di Cesare Romiti. L'idea secondo cui si potrebbe profilare all'orizzonte un duello fra i due timonieri d'azienda ha acceso la fantasia degli operatori che nelle settimane scorse hanno visto il titolo come «preda» di rastrellamenti. Ieri le azioni ordinarie sono schizzate verso l'alto fin dai primi scambi per poi oscillare fra le 2075 e le 2200 lire, con un quantitativo scambiato doppio rispetto agli ultimi 30 giorni. Meno trattate, ma in forte crescita, le risparmio e le risparmio non convertibili Snia Bpd, salite rispettivamente del 9,38% e del 4,58%. In linea col listino si sono mossi invece i titoli delle due controllate, Sorin (+3,05%) e Caffaro (+2,37%). Voci di ipotetici rastrellamenti su Snia non sono una novità. A fine luglio era circolato il nome del finanziere (a suo tempo antagonista dell'Ingegnere) Luigi Giribaldi che, secondo fonti di mercato, aveva messo assieme un pacchetto di azioni tra 1' 1 e il 2% del capitale Snia. Erano invece venuti allo scoperto i nuovi grandi azionisti del gruppo chimico, molti dei quali vicini all'orbita Mediobanca. Oltre alla Giovanni Agnelli e C, che controlla il 3,8% di Snia, la Romagest (3,3%) e Janus Capital (2,2%), si erano affacciati infatti Gemina (3%), Generali (2,2%) e Fondiaria (2,2%). [Ansa] GRANDI MANOVRE Indiscrezioni sui movimenti di De Benedetti