Malpensa, accordo più vicino di Bruno Gianotti

Malpensa, accordo più vicino TRASPORTI Avvio il 25 ottobre con voli ridotti, traffico al 100% all'apertura della ferrovia Malpensa, accordo più vicino Si tratta un trasferimento graduale con date certe ROMA. Si allarga lo spiraglio aperto su Malpensa 2000. Ora, dopo il braccio di ferro che dura da mesi sull'apertura dello scalo milanese, si intravede la possibilità di un compromesso: la gradualità, di cui hanno parlato i Commissari europei Mario Monti ed Emma Bonino, nel raggiungere la piena operatività dell'aeroporto, ma con una serie di certezze sui tempi e sui modi. Non è la pace Roma-Bruxelles, potrebbe però essere la via più praticabile per raggiungerla, perché il ministro dei Trasporti Claudio Burlando e il Commissario Neil Kinnock, nelle due ore di colloquio, si sono trovati in sintonia su un punto: Malpensa 2000 potrebbe aprire il 25 ottobre, come previsto, con un numero ridotto di voli internazionali, un Hub dimezzato, ma con la certezza (che fino a domenica non era assicurata da nessuna delle ipotesi avanzate), di funzionare al cento per cento quando saranno realizzate le infrastrutture fondamentali. Il nocciolo è dunque la scelta: quali collegamenti sono da considerare prioritari (probabilmente il treno delle Nord Milano e la corsia d'emergenza dell'autostrada)? Perché, quando saranno completate, scatterà automaticamente la piena operatività dell'aeroporto. Punto fondamentale, quell'«automaticamente» sottolineato da Burlando nei colloqui con Kinnock, perché eviterebbe tutti gli intoppi e le dilazioni temute da Roma. Burlando sembra aver convinto il Commissario britannico su un punto: Malpensa 2000 sarà il vero Hub (il punto di interscambio) del Nord, sarà collegato con voli a Genova, Verona, Venezia, Bologna, Firenze e Pisa. Quindi il piano del ministro non servirà, come temeva Bruxelles, a portare i milanesi a Fiumicino soltanto per togliere traffico ai grandi Hub europei. L'ipotesi di compromesso ne contiene però altre due molto delicate che riguardano direttamente Linate e le compagnie straniere che si sono rivolte a Bruxelles lamentando le discriminazioni imposte dal «trasloco per decreto» firmato da Burlando. Prima questione: quanto traffico si dovrà lasciare a Linate. L'accordo, se maturerà, dovrà stabilire quanti voli, oltre alle navette Alitalia MilanoRoma, potranno usufruire del vecchio aeroporto fino a quando non scatterà il trasferimento. Seconda questione: come verranno scelti i voli e le compagnie. Due i criteri in valutazione, per ora: una percentuale degli attuali, oppure soltanto i più importanti. E su questo punto non sarà facile mettere d'accordo le bellicose compagnie straniere. Ma ora esiste la possibilità di quadrare in extremis (mercoledì 9 è atteso il verdetto non favorevole della Commissione Ue) il cerchio della Malpensa. Ieri Burlando ha riferito tutto a Prodi ed ha già prenotato un altro volo per Bruxelles. Bruno Gianotti

Persone citate: Burlando, Claudio Burlando, Emma Bonino, Kinnock, Mario Monti, Neil Kinnock, Prodi