La Borsa festeggia il grande rimbalzo
La Borsa festeggia il grande rimbalzo Seduta inquieta a Wall Street, Milano chiude a +2,49%. Asia in ripresa, ma la cautela è d'obbligo La Borsa festeggia il grande rimbalzo In ripresa tutte le piazze europee dopo il martedì nero MILANO. Eccolo il giorno del rimbalzo. C'era da aspettarselo dopo il colpo di reni di Wall Street che di martedì si era ripresa la metà abbondante della perdita (storica) di lunedì. E visto che da che Borsa è Borsa, Wall Street fa testo, dato il la, tutti i mercati si sono adeguati, a Est come a Ovest. Fuori l'orso, dentro il toro. Così è bastato che ieri pomeriggio la Borsa di New York ribadisse la tenuta del giorno prima, con una buona partenza e con un buon seguito, anche se ha chiuso in ribasso, per scatenare la corsa al rialzo. Musica per le orecchie di chi, preoccupato, si stava già chiedendo cosa fare: vendere subito?, aspettare ancora? Musica: Piazza Affari dopo cinque capitomboli (e un perdita del 13%) incassa un +2,49%, Londra si riprende l'I,29%, Parigi festeggia con un vistoso +2,29%, Francoforte continua il suo personale recupero (+1,91%), Zurigo addirittura strafa rimbalzando del 3,89%. Per non parlare di Tokyo (solo +0,05% ma è il terzo rialzo consecutivo) e di Hong Kong che, insieme a Wall Street, per via delle perturbazioni che arrivano dall'Asia, è un po' il termometro dello stato di salute dei mercati internazionali: sarà che lo yen va meglio, sarà che il ribasso dei locali tassi interbancari ha dato ossigeno, fatto sta che l'indice Hang Seng va su del 4,15%. Mica male. Non bastasse, pure Mosca che di questi tempi, visto il rublo che va a rotoli e l'economia che implode, è il covo per antonomasia dell'orso ribassista, pure Mosca parte su dell'1,47%. Non che sia chissà cosa visti gli sfracelli dei giorni scorsi (e infatti alla fine Mosca chiude a -0,05%) ma insomma, tutto porta acqua ai pompieri dell'orso. Tutti sanno che il peggio non è alle porte, che l'instabilità continuerà a governare per un bel pezzo i mercati finanziari, che la globalizzazione ormai moltiplica in un secondo quello che un tempo sarebbe successo in una settimana, ma la legge delle Borse è valida ovunque: se puoi comprare oggi a meno quello che avevi venduto ieri, compra. E così, appena avuta conferma della tenuta di Wall Street, via tutti a comprare. Magari senza fare sfracelli, guardando con attenzione dove e come investire, ma insomma si riparte. Alle dieci piazza Affari sembra un razzo, +3,71%, quasi volesse recuperare il distacco dal resto dell'Europa dove, il giorno prima, martedì, era stata maglia nera perdendo più di tutti. Stessa ora, stessi rialzi a Zurigo (+3,54%), a Madrid (+4,07%), leggermente meno a Francoforte (+2,54%), a Parigi (+2,77%) ad Amsterdam (+2,70%), a Londra (+1,53%). Dettagli, quisquilie. Il dato che conta è uno solo, nessuno vuol perdere il treno del rimbalzo anche se tutti si preoccupano di non restare con il cerino in mano. A Londra qualcuno mette in dubbio la capacità di tenuta di Wall Street, altri si preoccupano della Russia: troppo grave la situazione, spiegano, per immaginare che il più sia passato. L incertezza, si sa, genera contrasti. E così se a Londra prevale la cautela, a Francoforte si compra come mai si è fatto tanto da far registrare, alla fine, il secondo maggior aumento del listino: nessuno spiega bene il perché di tanto exploit visto che il rischio Russia resta alto e le banche (e le imprese) tedesche sono le più esposte in Russia, ma tant'è. Idem per Parigi dove il ministro dell'economia galvanizza dichiarando che nel '99 la Francia «registrerà una solida crescita». Ale. Ale un corno. Perché Piazza Affari, dopo aver ingranato la quarta di mattina, quasi quasi si ferma. Mette la terza, rimbalza come tutte le Borse ma il +2,49% finale dell'indice Mibtel non pareggia il -2,55% del giorno prima. E nemmeno gli scambi (ieri inferiori ai 3200 miliardi) tengono il passo con quelli di martedì. Cautela, cautela, predicano tutti. La cinquina nera ha lasciato il segno, un -13% di colpo non si dimentica in un attimo e poi ci sono gli investitori esteri che continuano a vendere, evidentemente le batoste sui mercati domestici hanno consigliato di monetizzare là dov'è possibile. Fatto sta che ieri come il giorno prima gli stranieri hanno venduto in piazza Affari scaricando soprattutto i titoli bancari e assi- curativi che erano stati i più acquistati dall'estero nel passato. A differenza di martedì, però, i bancari non hanno fatto segnare batoste, al contrario qualcosa (anche se non tutto) hanno recuperato: Bancaroma (+2,61%) non si è ripresa dalla batosta 8% ma almeno lo choc è archiviato, Comit è salita del 3,22%, Intesa del 5,72%, Credit del 5,34%, Rolo del 5,15%. Giornata particolare per Mediaset (+6,22%) grazie all'incontro tra Rupert Murdoch e il vertice del gruppo in vista, si dice, di un'alleanza. E gran giorno anche per Snia (+8,87%) dopo le indiscrezioni di stampa su un rastrellamento in corso da parte della Cir di Carlo De Benedetti che, alle voci, ha opposto un secco no comment. Armando Zeni +12,14 UNA GIORNATA IN ROSA A.--^ JXJ [ANDAMENTO DELLE PRINCIPALI BORSE INTERNAZIONALI] +7,6 +4,15 ■■ \ <mm: :- li. • -0,60 - - -1,73 | TOKYO- TAIWAN \ KUALA LUMPUR I MANILA MOSCA ZURIGO * < PARIGI LONDRA SAN PAOLO 4 BUENOS AIRES \ - HONG KONG BANGKOK GIAKARTA SINGAPORE MILANO • MADRID FRANCOFORTE CITTA'DEL MESSICO - CARACAS NEWTORK
Persone citate: Carlo De Benedetti, Hang, Rupert Murdoch, Zeni
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