Doping, spunto uno «talpa»
Doping, spunto uno «talpa» Il procuratore cerca test e documenti su controlli avvenuti in passato Doping, spunto uno «talpa» Guariniello a Roma per nuovi interrogatori TORINO. C'è una svolta nell'inchiesta del procuratore aggiunto alla pretura Raffaele Guariniello sul doping nel calcio. A forza di scavare e scavare tra le carte in cui è raccontata la storia dei controlli antidoping nel più diffuso sport nazionale, di interrogare questo e quello, di mettere a soqquadro la documentazione conservata nel laboratorio dell'Acquacetosa, a Roma, dove si eseguono gli esami per il Coni, gli ispettori inviati dal magistrato stanno mettendo insieme un quadro sempre più preciso. Tanto che lo stesso magistrato sarà oggi stesso nella capitale, per verificare di persona le procedure, acquisire documenti e sentire (in giornata) alcuni misteriosi testi. E tanto che i prossimi giorni sembrano destinati a tornare «caldi» per una nuova raffica di interrogatori. Chi incontrerà il pm a Roma, dopo giorni e giorni trascorsi nella capitale a lavorare sodo da parte dei suoi collaboratori? Se in procura non hanno trovato conferma le voci, sempre più insistenti, sull'esistenza di una «talpa», un «pentito», un personaggio deciso a fornire nuovi elementi, è certo che stanno arrivando sempre maggiori dati sull'inefficacia dei controlli disposti in passato, oltre che sull'altro filone dell'inchiesta, quello sulla natura degli integratori. Oltre ad acquisire tutta la documentazione disponibile sui casi (pochissimi) di calciatori risultati in passato positivi ai test (da Thomas Doli, atteso nei prossimi giorni davanti alla commissione disciplmare per un sospetto caso di doping nell'ultima giornata dello scorso campionato, fino a storie vecchie come quelle di Peruzzi e Carnevale), gli ispettori hanno chiesto informazioni anche su altri casi sospetti, mai venuti alla luce. Ci sono state denunce, mezze parole, mezze ammissioni, durante gli interrogatori dei giorni scorsi in procura. E la stessa cosa è avvenuta a Roma, dove lavoravano gli inviati del pm. E poi, tra la documentazione acquisita mancano, si sa, i referti legati ai test: ci sono i verbali che dicono «tizio è stato controllato», ma non ci sono più i referti né le provette, periodicamente distrutti. Si sa che gli ispettori hanno cercato notizie e documenti anche su giocatori-simbolo. Tra gli altri su cui hanno chiesto inibrmazioni, Michele Padovano, l'ex centravanti che ha vestito i colori juventini tra il '94 e il '97 ed oggi porta la maglia del Crystal Palace, e «Billy»-Alessandro Costacurta, il difensore milanista. Intanto, se continua a far discutere l'affermazione del farmacologo dell'antidoping Francesco Botrè, secondo il quale un uso indiscriminato di creatina potrebbe «coprire» l'assunzione dell'«Epo», pare che presto ricominceranno a sfilare in procura nuovi testi. Si tratterà sia di calciatori che di dirigenti. Probabilmente, anche lo stesso Padovano. [g. fav.l Raffaele Guariniello procuratore aggiunto alla pretura di Torino
Persone citate: Alessandro Costacurta, Francesco Botrè, Guariniello, Michele Padovano, Peruzzi, Raffaele Guariniello, Thomas Doli
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