Per Clinton torna l'intubo Paula Jones di Franco Pantarelli

Per Clinton torna l'intubo Paula Jones SEXGATE Il Presidente aveva negato la relazione con Monica ammessa poi nel messaggio in tv Per Clinton torna l'intubo Paula Jones Il giudice vuole riaprire il caso: offesa alla Corte NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Al grido di «L'onestà conta», la vicenda Bill Clinton-Monica Lewinsky ha fatto il suo ingresso ufficiale nella campagna elettorale che sta per essere lanciata. A novembre gli Stati Uniti dovranno rinnovare l'intera Camera dei deputati e un terzo del Senato e dal '94 i repubblicani hanno la maggioranza. I democratici non avevano nascosto le loro speranze di rovesciare di nuovo le cose, ma poi si erano ritrovati con il problema della «confessione pubblica» del Presidente (che non li aveva soddisfatti perché non conteneva delle «aperte scuse») e con il timore che i repubblicani avrebbero finito per utilizzarla. Così è stato. Nonostante il parere contrario di Newt Gingrich e di altri leader, il Comitato nazionale repubblicano ha deciso che nella sua prossima campagna il «problema etico» sarà al primo posto. Il primo spot televisivo che intendono realizzare è appunto quello con lo slogan «L'onestà conta», poi ne seguiranno altri. Per le spese non c'è problema. Il Comitato dispone già di 20 milioni di dollari e il suo obiettivo è di arrivare almeno a 37 milioni. Negli spot non verranno nominati Monica o Clinton, «probabilmente», ma le allusioni saranno talmente palesi che soltanto chi in questo periodo è stato sulla Luna potrà evitare il «collegamento». Alla scelta di questa impostazione si è arrivati a quanto pare dopo un duro scontro fra quelli, come appunto Gingrich, che non volevano una campagna elettorale «degenerata» e quelli che invece puntavano proprio a quella. La loro vittoria è stata decretata da un argomento a prova di bomba: voi volete fare i «buoni» perché non avete problemi di rielezione, ma noi rischiamo di essere rimandati a casa dagli elettori. In realtà Gingrich e gli altri non volevano fare i «buoni»: semplicemente non ritenevano, sondaggi alla mano, che la campagna su Monica potesse essere efficace. Non è vero, dice il presidente del Comitato nazionale John Linder, deputato della Georgia a rischio. «Dai sondaggi risulta che il problema dell'onestà è diventato più importante, agli occhi del pubblico, perfino di quello dell'istruzione». E poi ci sono sempre le nuvole che si avvicinano all'orizzonte di Clinton: quella principale dell'inchiesta del procuratore Starr e anche un'altra, aggiuntiva, che riporta in ballo Paula Jones. Riguardo alla prima, ieri si è saputo che Monica Lewinsky è stata di nuovo interrogata «per l'ultima volta» dal procuratore Starr, allo scopo di mettere a punto le restanti discrepanze fra la sua versione dei fatti e quella di Clinton, il che indica che la consegna al Congresso del rapporto di Starr è ormai imminente, e tutti sono sicuri che conterrà la richiesta di impeachment con l'accusa di spergiuro e di tentativo di ostacolare la giustizia. L'altra è una novità e viene da Little Rock, la capitale dell'Arkansas. Il giudice Susan Webber Wright, quella che a suo tempo decise che la denuncia di Paula Jones non era da prendere in considerazone, ora dice di essere «colpita» dal fatto che durante quel procedimento Clinton disse una cosa (che non aveva avuto nessuna relazione sessuale con Monica) e nel suo messaggio televisivo ne ha detto un'altra. Se per Starr quella differenza porta all'accusa di spergiuro, per la Webber Wright potrebbe portare a quella di «disprezzo della corte». Unica buona notizia per Clinton è la smentita a una voce che era stata messa in giro negli ultimi giorni. C'è una «seconda Monica», cioè un'altra stagista che sarebbe stata oggetto delle attenzioni del Presidente, si stava dicendo da un po', e a trovarla è stato nientemento che Bob Woodward, un nome che è una garanzia perché si tratta di colui che assieme a Cari Bernstein decretò la caduta di Richard Nixon ai tempi del Watergate. Ma a quanto pare non è vero nulla. Lo stesso Woodward ha smentito di avere in preparazione una storia del genere. Franco Pantarelli I repubblicani vogliono sfruttare le vicende sentimentali del Presidente nella campagna elettorale Esiste o no una seconda stagista? Paula Jones protagonista del primo scandalo sessuale del presidente Clinton e nella foto piccola il giudice dell'Arkansas Susan Webber Wright che ora vuole riaprire il caso

Luoghi citati: Arkansas, Georgia, New York, Stati Uniti