«Una partita di giro» di Guido Tiberga

«Una partita di giro» «Una partita di giro» Tremonti attacca il governo «Prima aumenta, poi rende» Giulio Tremonti Giulio Tremonti non è uno che le manda a dire ai suoi successori. Per l'ex ministro delle Finanze, la restituzione dell'Eurotassa è «una partita di giro» o addirittura «un gioco delle tre carte». E non basta: l'anticipo a dicembre del rimborso, già annunciato per febbraio, prova che il governo «ha la coda di paglia». Onorevole Tremonti, in fondo questo è il primo governo della storia che restituisce una tassa. Non starà esagerando? «La sua è una singolare definizione. In realtà questo è il primo governo della storia che si è inventato un'imposta che deve restituire». Romano Prodi ha citato la restituzione dell'Eurotassa come una prova della sua capacità di mantenere le promesse. Lei parla di «coda di paglia». Perché? «La promessa era diversa. Il governo aveva detto: vi chiediamo l'Eurotassa nel '97, nel '98 lasciamo costante l'imposizione fiscale, e nel '99 ve ne ridiamo una parte. Invece quest'anno la pressione è cresciuta: la restituzione dell'Eurotassa è finanziata da un surplus fiscale, per non parlare dei servizi che costano sempre di più e offrono sempre di meno. Non lo dico io che ci hanno tassato troppo, lo hanno ammesso loro: solo che non vogliono dire a quanto ammonti il surplus. Sono mesi che il Parlamento non riceve i dati fiscali. E anche questa storia dell'annuncio ripetuto, con la data della restituzione che viene anticipato ogni volta, dimostra che il governo non ha serietà. Vuole la verità?». La «sua» verità, onorevole? «La verità e basta. Anzi le due verità. La prima: il governo si è accorto che nel Paese c'è la consapevolezza che le tasse sono eccessive, e cerca diTimediare con una politica di annunci. La seconda: il governo avverte l'arrivo della recessione, e si illude di metterci una toppa buttando un po' idi soldinelle tasche della gente». Questo lo hanno detto anche gli economisti dell'Ulivo: il rimborso dell'Eurotassa serve a rilanciare la domanda. Lei è d'accordo? «Guardi che questa è un illusione: 2900 miliardi sono troppo pochi per questo. Troppo pochi, visto che nel frattempo si sono inventati la carbon tax e hanno moltiplicato i punti di prelievo locali, dalle addizionali regionali all'incremento dell'Ici. Questo è un Fisco che si sdoppia e si triplica, altro che riduzioni. L'Italia è uno Stato che fa pagare tante tasse, paga poco gli interessi, eroga pochi servizi e grazie al riccometro se li fa pagare. Gli effetti? Povertà e recessione». Quindi secondo lei gli annunci di Visco non sono nient' altro che propaganda? «Inutile propaganda». Perché «inutile», scusi? «Perché la posizione elettorale dell'Ulivo è irreversibilimente critica. Non hanno i soldi per finanziare la fase due, quella per il rilancio del Sud e dell'occupazione. Finita l'illusione monetaria dell'Euro, emerge la catastrofe amministrativa di un Paese dove i treni deragliano e gli ospedali invalidano la gente. La restituzione dell'Eurotassa possono anche annunciarla tutti i giorni, ma non riusciranno a cancellare la loro immagine fiscale. Vuole la mia previsione? Ancora un anno di Prodi, e con il prossimo voto l'Ulivo finisce all'opposizione per restarci dieci anni. Ancora due anni di Prodi, e gli anni di opposizione saranno venti...». Guido Tiberga Giulio Tremonti

Persone citate: Giulio Tremonti, Prodi, Romano Prodi, Tremonti, Visco

Luoghi citati: Italia