Monica, l'incubo diventa una matrioska

Monica, l'incubo diventa una matrioska Monica, l'incubo diventa una matrioska In vendita a Mosca. E i giornalisti assediano Bill MOSCA DAL NOSTRO INVIATO Bill Clinton dice che non chiederà scusa. Non tornerà in televisione una seconda volta - come molti, invece, gh hanno chiesto di fare - per parlare con tono ancora più contrito agli americani della sua relazione sessuale con Monica Lewinsky. Se il Presidente s'illudeva che almeno qui a Mosca, in occasione di un difficile vertice con Boris Eltsin, i giornalisti americani gli avrebbero risparmiato l'imbarazzo di dover tornare sull'affaire Lewinsky, evidentemente si sbagliava. Delle tre domande riservate ai media Usa nella conferenza stampa conclusiva, ieri al Cremlino, ben due sono state su Monica. In parte si capisce perché: era la prima volta che i giornalisti avevano accesso diretto al Presidente dal 17 agosto scorso, quando fece in diretta agli americani una «confessione» che anziché chiudere la vicenda, come egli sperava, ha finito per sollevare perplessità e nuovi interrogativi. «Presidente, teme che alla luce delle reazioni alla sua ammissione dell'altro giorno, la sua guida del Paese sia meno efficace di quanto dovrebbe esserlo?», ha chiesto una giornalista della Upi. «Al contrario - ha risposto Clinton con tono di sfida - le reazioni del popolo americano e dei leader in tutto il mondo mi hanno rincuorato. Del resto ho ammesso di aver fatto un errore, ho detto che rimpiangevo di averlo fatto, ho chiesto di essere perdonato e ho trascorso tempo importante con la mia famiglia in queste ultime settimane». Importante ma non ancora risolutivo, a giudicare dalla freddezza che permane tra lui e Hillary. Durante la conferenza stampa, la First Lady era dall'altra parte della città - una città dove le matrioske con il volto di Bill e dentro, più piccole, quelle di Monica, Paula Jones e Gennifer Flowers vanno a ruba • e parlando a una conferenza sulle donne nella società russa ha dato la netta impressione che i suoi rapporti con il marito siano ormai soprattutto «di lavoro». Una fonte della Casa Bianca ha aggiunto più tardi: «Basta guardare com'è ridotta questa coppia per far passare la voglia di tradire la moglie». Al Cremlino, intanto la parola è passata al cronista della Reuter per la terza e ultima domanda a disposizione. «Presidente, lei sa che al- cuni hanno espresso disappunto per il fatto che lei non ha chiesto formalmente scusa l'altra sera. Sente il bisogno di chiedere scusa?». E Clinton: «Mi sono riletto il discorso l'altro giorno e mi sembra chiaro che in quell'occasione esprimevo il mio rammarico profondo a tutti coloro cui avevo fatto del male. E facevo anche notare che la maggior parte della gente ragionevole ritiene che tutta questa vicenda abbia consumato troppo tempo, troppe risorse, troppi soldi degli americani». Al che il Presidente Eltsin è intervenuto a tirar d'impiccio l'amico Bill, ringraziando «per la cortese at*er.zione» i giornalisti e chiudendo la seduta. [a d. r.l Monica Lewinsky

Luoghi citati: Mosca, Usa