I missili russi passeranno sotto la sorveglianza Usa

I missili russi passeranno sotto la sorveglianza Usa IL CASO UN TRATTATO CAPESTRO I missili russi passeranno sotto la sorveglianza Usa NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Fra i vari accordi «secondari» che Bill Clinton ha firmato ieri con Boris Eltsin, al termine della sua visita a Mosca, ce n'è uno che riguarda i missili ma che non ha niente a che fare con i negoziati che si facevano una volta, quando c'era l'Unione Sovietica. Qui non si è trattato di mettere nero su bianco il numero di testate nucleari che ognuna delle due Superpotenze può avere, quale deve essere la loro gittata e quale la loro collocazione, ma molto più concretamente di assicurare la possibilità di «monitorare», e quindi tenere sotto controllo, l'attività missilistica. La Russia, a causa dei suoi problemi, in pratica non dispone più di un «early warning system», cioè di un sistema capace di avvertire imme- diatamente i comandi militari e il governo che un missile è stato lanciato da qualche parte nel mondo, in modo da distinguere subito se si tratta di un «attacco» o di qualcosa di innocuo. A parte l'impossibilità di lanciare nuovi satelliti per mancanza di soldi, c'è il problema che molti dei potenti radar di cui l'Urss disponeva un tempo, oggi sono in pessime condizioni e molti altri, dopo lo smembramento dell'impero, sono finiti in altre mani. Tipico il caso di Skrunde, in quella che è oggi l'indipendente Lettonia. Inizialmente il governo lettone - in via provvisoria - aveva consentito ai russi di continuare a servirsi di quella stazione radar. Ora però la provvisorietà è finita e proprio lunedì scorso la stazione di Skrunde è stata chiusa. Conclusione: c'è il rischio concreto che la Russia possa sentirsi di colpo sotto attacco, e reagire di conseguenza, come del resto è già accaduto nel 1995, quando si sfiorò la tragedia perché un lancio scientifico effettuato in Norvegia era stato «letto» dal sistema di protezione russo come un missile partito da un sottomarino. La risposta di Clinton a questo problema è la «messa a disposizione» dei russi deU'«early warning system» americano. Nonostante l'accordo firmato ieri parli di «reciproche informazioni integrate», è infatti ovvio che poiché dei due sistemi uno solo, quello americano, attualmente funziona, si tratta di fatto di una specie di dono a senso unico. Ma è solo un atto di «generosità» di Clinton nei confronti dell'amico Eltsin? «L'accordo serve a garantire più protezione contro una possibile guerra per sbaglio», dice Robert Bell, Saranno satelliti e radar Usa a dire se un lancio è ostile o no perché il sistema dell'ex Urss è ormai inservibile Washington: serve a impedire terribili errori Ma è anche una garanzia se nel caos russo qualcuno farà una pazzia

Persone citate: Bill Clinton, Boris Eltsin, Clinton, Eltsin, Robert Bell

Luoghi citati: Lettonia, Mosca, Norvegia, Russia, Unione Sovietica, Urss, Usa, Washington