COLTELLI A SINISTRA di Augusto Minzolini

COLTELLI A SINISTRA COLTELLI A SINISTRA AROMA NEDDOTI di sinistra. Alla vigilia di Ferragosto un inviato del leader dei comunisti russi Ziuganov si ritrova da solo in una Roma semi-deserta, in balia dello scontro dentro Rifondazione comunista. Il poveretto invitato da Armando Cossutta, all'ultimo momento, quando ha già messo piede sul suolo italiano, viene a sapere che Fausto Bertinotti ha posto un veto ad ogni colloquio ufficiale. Tant'è che lo stesso presidente di Rifondazione è costretto ad incontrarlo quasi in segreto. Alla fine per correre ai ripari e salvare il salvabile Cossutta deve chiedere un favore personale all'amico Lucio Manisco, quello di organizzare un'intervista con qualche quotidiano per l'emissario di Ziuganov. Così il giorno dopo nella casa dell'ex corrispondente a New York del Tg3, davanti ad un bicchierino di vodka alle otto del mattino, l'erede di Breznev viene messo al cospetto di un unico giornalista e, quindi, rispedito a Mosca. Dentro Rifondazione siamo a questo punto, anche le questioni di politica internazionale diventano oggetto di ripicca tra Bertinotti e Cossutta. Augusto Minzolini CONTINUA A PAG. 7 PRIMA COLONNA

Persone citate: Armando Cossutta, Bertinotti, Breznev, Cossutta, Fausto Bertinotti, Lucio Manisco, Ziuganov

Luoghi citati: Mosca, New York