Con l'alfabeto si riconosce la carne buona

Con l'alfabeto si riconosce la carne buona Normativa europea Con l'alfabeto si riconosce la carne buona ROMA. Arriva l'alfabeto della qualità per la fettina: un «marchio di classificazione» indicherà al consumatore la qualità della carne. Lo segnala l'Unione consumatori, ricordando che da venerdì entra in vigore il decreto che, in attuazione di un regolamento comunitario, rende obbligatorio anche in Italia il marchio di classificazione delle carcasse bovine. Quindi attenzione alla lettera: «s» sta per superiore, «e» per eccellente, «u» per ottima, mentre la «e» indica che la carne è «buona» , «o», abbastanza buona e «f» mediocre. Il marchio, apposto da «esperti classificatori», è composto da due lettere e da un numero che il consumatore può chiedere di visionare al macellaio. La seconda lettera indica, appunto, la classe di qualità, ma è utile guardare anche la prima lettera. Se si tratta di una «b», per esempio, significa che il taglio viene da «un coriaceo toro», adatto quindi per uno stufato o uno stracotto, mentre la «d» indica una vecchia vacca che ha figliato. Per le fettine vanno bene le lettere «a» che sta per vitellone e «c» per man zo, mentre «e» indica la gioven ca. Attenzione ancora: la classe di qualità gradua lo sviluppo muscolare del bovino, ma non necessariamente la gustosità della carne. Bisogna guardare anche il terzo elemento del marchio, costituito questa voi ta da un numero (da 1 a 5) che indica il grasso. [Ansa]

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