«Ai giovani può far bene anche un sano agonismo»
«Ai giovani può far bene anche un sano agonismo» L'ALLENATO R nana—m MNUHWHMHNWBwBIBn «Ai giovani può far bene anche un sano agonismo» «Ogni età ha la sua attività fisica», sostiene Claudio Gaudino. Docente all'Isef di Torino, collaboratore della Juventus per la preparazione atletica, una laurea a Lione, non vuole dare giudizi netti sulla ginnastica aerobica. «Dipende da come viene svolta, a volte non mi pare che l'aggettivo "aerobica" le si addica molto», sostiene. Ma ai milioni di persone che frequentano le palestre che cosa possiamo dire? Fa bene o fa male? «Facciamo una prima distinzione: attività fisica e sport. La prima ha come obiettivo principale il benessere, il secondo punta più al risultato. Lo sport ai massimi livelli fa bene sotto vari aspetti, ma la sua esasperazione ha effetti negativi». Lei che cosa consiglia? «Un po' di agonismo, soprattutto nell'età giovanile, aiuta a formare il carattere. Ma mi sembra che ai giovani oggi interessi più il benessere. Molti di loro, fisicamente dotati e invitati a praticare sport agonistico, rifiutano. Preferiscono divertirsi, piuttosto che cercare di migliorarsi. E' una mentalità da adulti, diffusa in tutta l'Europa occidentale. Chi è più disposto a sacrificarsi, chi ha più voglia di emergere sono i neri. I risultati, in gara, si vedono». Questo atteggiamento giovanile è un bene o un male? «L'ideale sarebbe un agonismo senza certe esasperazioni. Ma non so perché si vada in quest'altra direzione». Parliamo di chi ha superato l'età evolutiva. Uno dei dubbi è: aerobica o pesi? «Vanno bene entrambi, dipende un po' dalle età. Dopo i 40 anni ha poco senso sviluppare la rapidità: è utile invece un lavoro aerobico, come corsa, ciclismo o nuoto, senza grande stress, ma sollecitando l'apparato cardiocircolatorio. Sono favorevole anche ai pesi, purché fatti con il giusto carico. Diverso il discorso per l'età evolutiva, quando occorre fare un lavoro globale di perfezionamento del controllo motorio e di sviluppo delle qualità fisiche». La ginnastica aerobica ha portato in palestra la musica, l'esercizio ritmato che assomiglia al ballo. Forse un po' dissacratorio per i puristi dello sport... «La musica è un qualcosa in più, che fa andare in palestra volentieri. L'importante è che i ritmi non superino le possibilità e i limiti dell'organismo: se la ginnastica si chiama "aerobica", lo sforzo dev'essere aerobico». [s. man.] IL POPOLO DEL FITNESS {Fonte EuroWellness1997) LE DISCIPLINE Praticanti Giovani Donne AEROBICA 545.000 75% 93% DANZA 318.000 43% 91% GINNASTICA STRETCHING 2.159.000 45% 75% LE MOTIVAZIONI fi Curo fisica/ricerca benessere 60,5% Cura estetica 30,5% Sperimentare nuove tendenze 5% Altre esigenze 4% Numero 6072 Media iscritti 400 Media addetti 7,3 Media tecnici istruttori 3,7
Persone citate: Claudio Gaudino
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