la truffa all'assicurazione fa due vittime
la truffa all'assicurazione fa due vittime Muoiono un inquilino e l'uomo che avrebbe appiccato il fuoco per intascare i soldi della polizza con il titolare del negozio la truffa all'assicurazione fa due vittime Prato, crolla la palazzina dopo l'incendio della latteria alpiano terra PRATO NOSTRO SERVIZIO Un piano studiato bene a tavolino, ma eseguito male e concluso tragicamente, con due morti, di cui uno carbonizzato, in seguito a un'esplosione e al crollo di una palazzina alla periferia di Prato. Tutto sarebbe nato dall'idea di riscuotere dall'assicurazione i soldi per un risarcimento: quello per i danni provocati da un incendio che avrebbe dovuto distruggere una latteria. Il proprietario del negozio, Raffaele Persichino, 25 anni, originario di Raderfwald (Germania) e residente con i genitori a Prato, si sarebbe così messo in tasca il denaro con cui avrebbe voluto avviare una nuova attività commerciale insieme a un complice, Domenico Iannetta, trentatreenne di Campobasso, che però è morto nell'attentato. Iannetta è infatti rimasto schiacciato dalle macerie della palazzina in cui abitava anche Roberto Bonaiuti, 58 anni, l'altra vittima, un elettrauto in pensione separato e già segnato da un destino reso maligno da un tumore ormai irreversibile. L'esplosione è avvenuta alle 4,45 di ieri mattina in via Firenze, località La Querce. La villetta, su due piani, è venuta giù come un biscotto di pastafrolla. La «Latteria Rosa»era al piano terra dell'edificio, affacciata sulla strada principale, mentre l'appartamento di Bonaiuti era sopra. Prima il boato, poi l'incendio. In un primo momento la polizia ha pensato che tutto fosse accaduto per colpa di una fuga di gas dall'impianto delle celle di refrigerazione della latteria, ma nel giro di mezz'ora, dopo la prima ispezione, i vigili del fuoco hanno capito che l'origine dello scoppio era diversa, comunque non dai frigoriferi, danneggiati in modo incompatibile con l'esplosione. Dalle macerie è stato estratto il cadavere carbonizzato di Bonaiuti, il proprietario dell'edificio. Qualche ora più tardi è stato recuperato invece il corpo di Iannetta, dentro quel che rimaneva della letteria, in un corridoio di passaggio che separa la palazzina da un'altra villetta. Nel frattempo, gli investigatori pratesi hanno chiesto a Roma l'invio di specialisti e di strumenti per rilevare eventuali tracce di so- stanze esplosive nei detriti. Le ombre hanno cominciato a dissiparsi quando la polizia ha portato in questura Fernando Notte, 32 anni, di Isernia. Gli agenti lo avevano no¬ tato aggirarsi confuso tra i soccorritori fin dalle prime luci dell'alba. Aveva detto di aver perso di vista un amico: «Si era allontanato un attimo per fare la pipì, poi c'è stato quel botto...». Ma la sua versione non è stata convincente. Una volta in questura, Notte avrebbe confessato di essere venuto dal Molise insieme a Iannetta, amico di Persichino, per dar fuoco alla latteria e mettere così in pratica una truffa ai danni dell'assicurazione. Il proprietario del negozio avrebbe lasciato nel locale una tanica da 20 litri di benzina che sarebbe servita a Iannetta per mettere in atto il progetto. Qualcosa però non ha funzionato per il verso giusto. Raffaele Persichino è stato arrestato. Il sostituto procuratore Tommaso Coletta lo accusa di incendio doloso. La stessa ipotesi di reato è stata formulata anche a carico di Fernando Notte, e in serata il sostituto procuratore Tommaso Coletta ne ha disposto il fermo di polizia giudiziaria. Sempre in serata i vigili del fuoco hanno rinvenuto tra le macerie della palazzina la latta contenente la benzina che ha provocato l'incendio. Non sono stati però trovati altri elementi che possano al momento far pensare che l'esplosione sia stata provocata da altre sostanze. Alessandro Antico I vigili del fuoco trasportano uno dei due corpi estratti dalle macerie dopo l'esplosione della palazzina
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