Una piccola Tangentopoli

Una piccola Tangentopoli Una piccola Tangentopoli Arrestato il viceministro delle Finanze MOSCA NOSTRO SERVIZIO Qualunque sia la composizione del nuovo governo di Viktor Cernomyrdin, Vladimir Petrov non ne farà più parte. Il primo viceministro delle Finanze è stato arrestato ieri a Mosca da una squadra speciale di inquirenti del Servizio federale per la sicurezza (Fsb, l'ex Kgb). E ci sono grandi probabilità che il resto della crisi finanziaria che sconvolge il Paese lo seguirà dal carcere di Lefortovo, la temibile prigione dove il Kgb rinchiudeva i dissidenti. Il 44enne viceministro viene accusato di aver violato l'articolo 290 del Codice penale russo, quello che riguarda la «riscossione di tangenti di dimensioni particolarmente grandi». Secondo la Procura generale, che ha indagato per mesi prima di giungere all'arresto di Petrov, il viceministro aveva favorito in modo speciale una delle banche russe. Se è davvero così, la banca in questione non poteva fare una scelta migliore. Entrato al ministero delle Finanze subito dopo aver completato gli studi all'Accademia economica, con I'ìdìzìo delle riforme di mercato Petrov ha fatto una carriera rapida e brillante. Negli ultimi anni era responsabile di ben quattro dipartimenti: quello del Bilancio, del Tesoro, della Sicurezza economica e dei Lavori pubblici. Inoltre era incaricato di curare le pubbliche relazioni del ministero e occupava la carica di supervisore dei finanziamenti all'esercito. Un lavoro che, a sentire ora i suoi colleghi, Petrov svolgeva in modo ineccepibile. Era stato perfino premiato da Boris Eltsin, il quale l'ha insignito di una medaglia. Il Cremlino aveva anche apprezzato la competenza di Petrov nominandolo membro del Consiglio per la Difesa, l'organismo che decide tutte le questioni riguardanti il funzionamento delle Forze armate. Una carriera di tutto rispetto, oscurata finora soltanto da un episodio ambiguo: Petrov era stato interrogato come testimone nell'inchiesta che ha visto coinvolto un suo collega, l'ex viceministro dell'Interno. Il quale era stato accusato di aver dirottato i finanziamenti per la polizia verso la sua famiglia: al momento dell'arresto nella sua abitazione è stato trovato un rriilione di dollari in contanti. L'arresto per corruzione di un funzionario così altolocato è un caso più unico che raro. E non è quasi mai casuale. La Banca Centrale è infatti impegnata in un braccio di ferro con le banche commerciali, alle quali è stato «proposto» un ultimatum: aiuto per superare la crisi in cambio di una parziale nazionalizzazione. Ricatto che è stato respinto perfino dagli istituti più malconci. Ma l'arresto di un loro «referente» nel governo potrebbe renderle più docili. Anna Zaf esova

Persone citate: Anna Zaf, Boris Eltsin, Petrov, Viktor Cernomyrdin, Vladimir Petrov

Luoghi citati: Mosca