SE LA DESTRA CANTA PER BATTISTI
SE LA DESTRA CANTA PER BATTISTI AN RIVENDICA L'ARTISTA SE LA DESTRA CANTA PER BATTISTI BEATI i centristi. Non essendo né di destra né di sinistra possono gustarsi indifferentemente la musica di Lucio Battisti e quella di Francesco De Gregori, senza dilemmi assoluti, senza aut aut ideologici, senza vincoli d'appartenenza. Se fossero di destra o di sinistra, dovrebbero scegliere: o con Battisti o con De Gregori. O Acqua azzima, acqua chiara oppure La clonila cannone. O «oh mare nero, oh mare nero» ovvero «buonanotte fiorellino». Perché nello sforzo di rendere omaggio alla nuova legge sulla privacy mentre Lucio Battisti è ricoverato in un ospedale milanese, il Secolo d'Italia, organo di Alleanza nazionale, non si è risparmiato il consueto esercizio di impossessamento dell'artista, spiegando al mondo che Lucio Battisti appartiene alla destra e alla destra soltanto e che nel bipolarismo del gusto e dell'estetica si impone la logica di Jalta: «Diamo a Cesare quel che è di Cesare, voi tenetevi De Gregori, noi ci teniamo Battisti». Dilemma vagamente surreale ma che trova ospitalità in un Paese, come è noto, attraversato da un poderoso spirito di fazione e sempre incline, come si dice, a buttarla in politica. Del resto è già capitato che una accreditata rivista di cultura si cimentasse nell'ardua impresa di catalogare gli slip come inguainamento irrimediabilmente di destra e i boxer come indumento certamente di sinistra. Il problema è che il dibattito sul presunto carattere destrorso dell'arte di Battisti (e di quella di Mogol, che adesso è diventato un fan di Di Pietro) risulta una di quelle leggende metropolitane che permangono e conservano un alone di impalpabile eppur coriacea credibilità in virtù di un equivoco che si è protratto nel corso degli anni e oramai dei decenni e la cui persistenza testimonia di quale grado di pigrizia intellettuale siano capaci opinionisti e artefici di tendenze nell'Italia che si ostina a proclamare stancamente la morte delle Pier Luigi Battista CONTINUA A PAG. 8 SETTIMA COLONNA
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