Ala di Stura attende gli americani di Gianni Giacomino

Ala di Stura attende gli americani Accordo preliminare con una società Usa che investirebbe 47 miliardi Ala di Stura attende gli americani Per gli impianti di sci del Karfen ALA DI STURA. Il futuro di Ala di Stura potrebbe colorarsi con le stelle e le strisce. Gli investitori della Pan American Global Group Inc. di Washington decideranno nei prossimi giorni se dirottare o meno sulla stazione sciistica delle Valli di Lanzo ben 26 milioni di dollari, circa 47 miliardi di lire. L'accordo preliminare di garanzia è stato firmato sabato mattina tra il sindaco di Ala di Stura, Mario Solerò, e l'emissario dei magnati americani Dominique Darbost, lo stesso che aveva cercato di realizzare il progetto di sviluppo turistico con la società inglese Impacto Limited. Il documento parla chiaro: entro il 10 di ottobre gli investitori dovranno presentare delle garanzie bancarie. Se non sarà così cesserà immediatamente la validità del contratto e solo l'anrministrazione di Ala potrà concedere ulteriori proroghe. In alternativa è già pronta una soluzione parallela, studiata mesi fa dopo il definitivo dietrofront degli inglesi, che coinvolgerebbe nel potenziamento degli impianti e nella costruzione di nuove strutture la Comunità montana delle Valli di Lanzo. Ora, dopo un'estate in sordina e con la Karfen, società guidata dall'ingegner Giuseppe Gargano, che per vent'anni ha gestito la seggiovia, in liquidazione, non rimane che aspettare un segnale concreto dagli Stati Uniti. «Per la magra economia di questa zona, un investimento così massiccio è un'opportunità imperdibile - sostiene il primo cittadino di Ala -. Noi come amministrazione abbiamo compiuto uno sforzo notevole producendo tutti gli atti che ci venivano richiesti, a cominciare dall'approvazione del piano regolatore». Per la gestione delle strutture si creerebbero almeno 150 posti di lavoro, senza calcolare gli operai impiegati nei cantieri. Tra gli am¬ ministratori, però, c'è un timore: che la società di Washington decida di dirottare altrove i 47 miliardi. Manca ottimismo, tenuto conto che gli americani visiteranno Ala di Stura dopo la metà di settembre. Di più, per realizzare al meglio il progetto e vendere i pacchetti turistici, è necessaria la vicinanza di un aeroporto e da Caselle per raggiungere Ala di Stura non si impiega nemmeno un'ora di auto. «Se si chiuderà la trattiva abbiamo imposto che il primo intervento entro il mese di ottobre venga eseguito sugli impianti di risalita - continua ancora il sindaco -. Uno stop per il prossimo inverno significherebbe il collasso». Il Comune ha inoltre imposto le¬ gno e pietra come unici materiali da impiegare per la costruzione del villaggio (40 alloggi) e degli alberghi (400 posti letto). Strutture che insieme ad un campeggio in località Pian Soletti (mille piazzole per le tende), discoteca, bowling, cinema e piscina saranno occupate e frequentate in massima parte da famiglie inglesi, francesi e tedesche ma, anche torinesi. Comitive di turisti che per praticare qualsiasi disciplina saranno in possesso di una carta magnetica, pass valido tutto l'anno che consentirà uno sconto nei locali. Un sogno che potrebbe concretizzarsi tra appena 40 giorni. Gianni Giacomino I sindaco di Ala, Mario Solerò

Persone citate: Dominique Darbost, Giuseppe Gargano, Mario Solerò