Nonno, mi dedichi un gol? di Aldo Cazzullo

Nonno, mi dedichi un gol? Quasi un record per il brasiliano Rai: a 32 anni avrà un nipotino Nonno, mi dedichi un gol? MUOVITI, nonno!». Quante volte se l'è sentito ripetere, Souza Vieira de Oliveira, detto Rai, 32 anni. Da Socrates, suo fratello maggiore, che giocò nella Fiorentina, ha preso infatti il tocco di palla, l'autorità in campo ma anche la lentezza moviolesca. Ora nonno lo diventerà davvero. Dopo zio Bergomi, ecco nonno Rai. Il primo, tra i calciatori in attività. Padre precoce: aveva diciassette anni e sua moglie Cristina sedici quando nacque la loro figlia, Emanuela. Che ora, a quindici anni, è incinta di quattro mesi. L'ex rifinitore del Paris-St.-Germani e della Nazionale brasiliana l'ha presa bene. «Approvo la decisione di mia figlia di tenere il bambino, e intendo restarle vicino e farle avere tutto il sostegno di cui ha bisogno - ha dichiarato Rai al settimanale francese "Le Point" -. Sono certo di essere l'unico nonno del calcio brasiliano. Mi mancano i dati sul resto del mondo». Convalescente da un grave infortunio al ginocchio sinistro, Raf avrà tutto il tempo di abituarsi all'idea di disputare da nonno i suoi ultimi campionati. Lasciata la Francia, dov'è stato per cinque stagioni il giocatore simbolo del Paris-St.-Germain, fino all'arrivo del popolarissimo Marco Simone, era tornato in Nazionale e aveva firmato un contratto con il Sao Paulo Futebol Clube prima di infortunarsi. Sessantacinque presenze nella Selegao, trenta gol, Raf ha sempre goduto della stima di Mario Zagallo e sarebbe probabilmente tornato a Parigi per il Mondiale. In patria gode fama di tombeur de femmes: «Mio marito è il vero sex-symbol per le brasiliane», dichiarava nel marzo scorso la moglie Christine al serioso «Le Monde». Lui assicura di non approfittare del suo status di campione per attrarre le donne: «Sono fedele, fin da quando la mia fidanzata scoprì di essere incinta e decisi di sposarla. La vita non ci ha separato». Già studente universitario in Brasile, a Parigi Rai ha seguito corsi di marketing e pubblicità. Figlio di un funzionario statale laureatosi dopo il matrimonio (a trent'anni), fratello di un ingegnere, un medico e un avvocato, Souza Vieira de Oliveira è sempre stato considerato l'intellettuale della squadra, in Nazionale come al Paris-St.-Germain. Nelle sue interviste ha rivelato una «grande ammirazione per Gandhi» e più modestamente per il fratellastro Socrates, una passione per le letture sociologiche («ancora nel 1994 il peso che il calcio aveva sulla società brasiliana era eccessivo, ma ora tutto sta cambiando»), un impegno per i bambini poveri della favelas e una salda fede in Dio. C'è di che costruirsi un'immagine seriosa e matura. Da nonno, appunto. Aldo Cazzullo Souza Vieira de Oliveira, detto Rai, ha 32 anni Da Socrates, suo fratello, ha preso il tocco di palla e l'autorità, ma anche la lentezza

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