Regozzoni: bravo, ma lui si crede un semidio
Regozzoni: bravo, ma lui si crede un semidio Regozzoni: bravo, ma lui si crede un semidio GLI ESPERTI ALLA RICERCA DEL COLPEVOLE «E' il più bravo di tutti e lo sa. Ma lo sa così bene che ormai guida in modo arrogante, si sente un semidio». Questo il giudizio di Clay Regazzoni, ex pilota Ferrari, su Schumacher. «Quel sorpasso a Coulthard è la prova stessa del suo modo di guidare: lui gli avversari li vuole umiliare, vuole stravincere. Un campione invece dovrebbe sempre essere un esempio. Anche quella scena finale con la corsa ai box della McLaren poteva evitarsela». L'incidente con Coulthard è avvenuto «semplicemente perché Schumacher andava troppo forte. E' un incidente ^ammissibile. Purtroppo è la mania di Schumacher: vuole strafare. Sembra quasi che gli altri debbano spostarsi quando passa lui». E fa due esempi: «L'incidente a Frentzen durante l'ultimo Gp del Canada: Schumacher è uscito dai box senza curarsi affatto di chi arrivava, e Frentzen è andato fuori pista. E al Gp d'Ungheria ha fatto la stessa cosa nei confronti del fratello: tre metri prima e lo prendeva in pieno». Regazzoni si dice «molto dispiaciuto» dell'atteggiamento di Schumi «anche perché lui è di gran lunga il migliore. Potrebbe essere un esempio per tutti, dovrebbe occuparsi di più dei problemi della sicurezza. Quando è apparso in FI era davvero speciale. Purtroppo devo dire che con gli anni il suo carattere è peggiorato. Sono d'accordo con chi dice che domenica doveva fare il taxista: un asso come lui doveva vincere senza più rischiare nulla. Aveva la gara in pugno. Invece ha cercato di strav incere, non gli è bastato aver mezzo minuto sul secondo. E quella sceneggiata finale poteva risparmiarsela: un campione non può comportarsi così». Ma Regazzoni ha avuto parole molto critiche anche nei confronti della Fia. «Capisco Ecclestone, che fa i suoi affari. Ma la Fia non è più ima federazione sportiva, ma una federazione d'affari. Correre in quelle condizioni era da suicidio, anche se bisogna riconoscere che oggi le macchine sono più sicure». [e. e] Alain Prost spiega l'incidente con la fatalità e le pessime condizioni atmosferiche Per Clay Regazzoni il pilota tedesco da qualche tempo commette troppe imprudenze
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