Banco Bilbao non rinuncia a Bnl
Banco Bilbao non rinuncia a Bnl ACQUISIZIONI E CREDITO Gli spagnoli confermano l'interesse, ma smentiscono di volerne il controllo Banco Bilbao non rinuncia a Bnl C'è attesa per le trattative tra il Tesoro e l'Ina ROMA. La crisi finanziaria internazionale non ha intaccato l'interesse del Banco de Bilbao y Vizcaya ad acquisire una quota della Bnl. «Non la maggioranza, però - precisano fonti del Bbv, che smentiscono le indiscrezioni di alcuni giornali bensì un pacchetto che va dal 10% (e per il quale ha già ottenuto l'ok del Tesoro) ad un 20%. Dipenderà dal processo di formazione del nucleo stabile». In ogni caso, la crisi che ha colpito anche le piazze latino americane e segnatamente il mercato venezuelano (dove il Bbv ha il controllo di tre banche) non rappresenta uno stop alle strategie dell'istituto in America Latina e, tanto meno, in Italia. «E' una crisi congiunturale - affermano al Bbv - che non fa mutare i programmi: lo dimostra il fatto che, proprio sabato, il Bilbao ha formalizzato l'acquisizione del 54,5% dell'Exel Economico in Brasile». La banca presieduta da Emilio Ybarra resta quindi in «pole position» per la Bnl e lascia al Tesoro il compito di cercare partner per il nucleo stabile: così, al momento, nessun commento sulle voci di ingresso delle Popolari né, tantomeno, sulla possibilità di un nuovo inserimento dell'Ina. Il riserbo è fitto, almeno fino al prossimo incontro tra i vertici della banca e il Tesoro, che «probabilmente si svolgerà in settimana, ma non domani» (ndr: oggi, per chi legge). Terminata la prima fase di colloqui che il Tesoro ha avuto con diversi investitori, già questa settimana l'azionista pubblico potrebbe sciogliere le riserve sulla composizione del futuro «nocciolo duro» di Bnl. Se il sistema delle banche popolari prende tempo prima di definire la portata dell'offerta (che,,dati i tempi stretti a disposizione, prenderebbe comunque corpo dopo il varo dell'Opv), è l'Ina in queste ore a catalizzare l'attenzione. Si attende di vedere l'evoluzione dei rapporti con Ciampi e Draghi.
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