Ha pochi soldi, i rapinatori lo uccidono

Ha pochi soldi, i rapinatori lo uccidono I due banditi armati di mitraglietta hanno atteso la chiusura per farsi consegnare l'incasso del giorno, che però era già stato prelevato Ha pochi soldi, i rapinatori lo uccidono Lecce, benzinaio muore sotto gli occhi della moglie LECCE NOSTRO SERVIZIO Punito perché aveva pochi soldi in cassa, un benzinaio è stato ammazzato da due rapinatori. L'hanno ucciso con quattro colpi di mitraglietta dopo essersi accorti che nella cassa della stazione di servizio non c'era che qualche bigliettone. La moglie era a pochi metri di distanza. Ha udito l'invocazione d'aiuto e i colpi seguiti dal rumore di un'auto che si allontanava. L'omicidio è avvenuto nella serata di domenica nelle vicinanze di Tricase. I rapinatori, entrambi a volto scoperto, sono riusciti a fuggire. Giorgio Pispero, 65 anni, aveva due figli e gestiva una stazione di servizio Ip sulla statale 274 che porta a Montesano. I due banditi erano evidentemente sicuri che, a fine serata, avrebbero trovato un bel bottino, qualche milione. Ma l'incasso della giornata era stato invece ritirato mezz'ora prima e portato in casa del benzinaio, che abitava, con moglie e figli, in una palazzina a pochi metri dal distributore di carburante. In cassa c'erano perciò soltanto quattrocentomila lire. Troppo poche, per i rapinatori. Così è scattata la vendetta e Pispero ha avuto soltanto il tempo di chiedere aiuto, di gridare «Maria, Maria». Il nome della moglie, Maria Cazzato. Poi è stato ucciso. Cinque colpi. Quattro sono andati a segno, il quinto ha centrato la vetrina del chiosco. L'auto, una vettura di grossa cilindrata e di colore scuro, era arrivata pochi istanti prima, intorno alle 20,50. Velocemente si è avvicinata al chiosco nel quale uno dei due malviventi è entrato cominciando a rovistare tra i cassetti mentre il complice si è avvicinato al benzinaio puntandogli una mitraglietta. Vincendo la paura, Pispero ha in qualche modo, istintivamente, abbozzato una reazione. La moglie, della quale i rapinatori non si sono neppure accorti, ha raggiunto la porta di casa e, terrorizzata, si è ar rampicata sulla scala salendo al piano di sopra per avvertire uno dei due figli. E' stato in questo momento che, quando ha capito che in cassa non c'e rano che quattrocentomila li re, il rapinatore ha urlato qualcosa al suo complice. Il quale ha esploso cinque colpi, da distanza ravvicinata. Tre proiettili hanno centrato il benzinaio al petto, uno alla spalla: Giorgio Pispero è caduto dopo avere chiesto aiuto alla moglie, che ha udito la sua invocazione. Nei pochi secondi di silenzio che hanno preceduto la fuga, i rapinatori si sono piegati sul suo corpo e hanno frugato nelle tasche, tra i suoi indumenti insanguinati, alla ricerca di altro denaro. Ma hanno trovato anche qui soltanto pochi spiccioli. Li hanno presi e sono risaliti sull'auto, che si è allontanata a tutta velocità. Sull'asfalto sono rimasti il corpo senza vita di Pispero e cinque bossoli calibro 7,65. Le uniche tracce che i rapinatori hanno lasciato. Nonostante le ricerche siano partite immediatamente, i malviventi sono infatti riusciti a fuggire. I carabinieri hanno lavorato tutta la notte e ascoltato, nel tentativo di rac¬ cogliere elementi preziosi alle indagini, un'automobilista che pochi minuti prima del delitto aveva fatto rifornimento alla stazione di servizio, e inoltre la moglie della vittima. La donna, però, in stato di choc, non è stata in grado di aiutare gli investigatori. Nel corso delle indagini, condotte dal sostituto procuratore del tribunale di Lecce Imerio Tramis, sono state eseguite una dozzina di perquisizioni domiciliari. Ma non c'è ancora nulla che possa aiutare a identificare gli assassini del benzinaio. Sandro Tarantino I PRECEDENTI ■ 16 giugno '97. Salvatore Mangione, 50 anni, ucciso a colpi di pistola a Milano. Arrestati il giorno dopo i tre rapinatori. ■ 21 luglio '97. Gino Lazzerini, 49 anni, aggredito e ucciso a colpi di spranga sulla Firenze Mare per 700 mila lire. ■ 26 agosto '97. Domenico Marraudino, 32 anni, viene ammazzato a bastonate per rapinargli un milione, a Policoro (Matera). ■ 24 dicembre '97. Antonino Sciacca, 22 anni, freddato durante il turno notturno a Roma. Bottino, un milione. ■ 9 marzo '98. A Lonate Pozzolo (Varese) ucciso a colpi di pistola Danilo Salarini, 62 anni. ■ 20 aprile '98. Sull'autostrada dei Fiori, a Sanremo, viene ucciso Giuseppe Mileto. Il killer è Donato Bilancia. I primi rilievi nel distributore dove Giorgio Pispero è stato ucciso dai rapinatori