«Non si senta diversa »

«Non si senta diversa » «Non si senta diversa » Caffo: deve riacquistare fiducia negli altri ROMA. «Non farla sentire diversa o, peggio, rovinata per sempre da questa brutta esperienza». «Aiutare la bambina a superare il trauma profondo, ma anche i genitori per i quali la ferita non è meno grave». Solo così, secondo Ernesto Caffo, neuropsichiatra infantile e fondatore di Telefono Azzurro, la bambina di Bisceglie potrà superare la violenza subita. «Il procedimento giudiziario, l'ascolto della bambina da parte degli inquirenti, inoltre, non aiuterà a dimenticare presto - aggiunge Caffo -, dunque la piccola vittima ha bisogno di essere aiutata». «Le vittime della pedofilia - spiega Caffo - vivono già un profondo senso di colpa come se, in qualche modo, siano state loro stesse a innescare la violenza. E' poi necessario sostenerle perché riescano a superare il trauma della fiducia tradita». Secondo Caffo, infatti, «nella maggior parte dei casi (circa il 70%) ad esercitare violenza sono i parenti stretti, in una famiglia che è sempre più allargata, seguono i vicini di casa o i conoscenti (circa il 25%), mentre sono più rare (4-5%) le violenze da parte di estranei. I bambini hanno timore degli estranei e non concedono facilmente la loro fiducia». Dopo aver insistito sulla necessità di aiuto ai bambini vittime di violenza Caffo ribadisce l'urgenza di una prevenzione primaria efficace. «Penso ad insegnanti preparati a riconoscere i segnali di disagio e a servizi ad hoc». [Ansa]

Persone citate: Caffo, Ernesto Caffo, Secondo Caffo

Luoghi citati: Bisceglie, Roma